La settimana appena conclusasi ha visto il Ftse Mib chiudere sostanzialmente invariato visto che ha registrato un ribasso dello 0,03%. Nulla di preoccupante se si pensa che da inizio anno sta guadagnando circa il 9%. Nonostante questa incertezza, però, ci sono stati, tra quelli con capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro, titoli che ci sono distinte per il loro rialzo. Ci sono stati sei, titoli, infatti, che si sono distinti per un rialzo settimanale superiore al 10%. In questo articolo ci occuperemo delle prospettive per le 2 migliori azioni della settimana: GVS, Saipem, Webuild.
Il titolo GVS
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Il titolo GVS (MIL:GVS) ha chiuso la seduta del 20 gennaio a quota 4,914 euro, in rialzo del 5,77% rispetto alla seduta precedente.
Dopo anni di discesa senza sosta e di una ripresa partita lentamente a novembre 2022, finalmente le azioni GVS hanno accelerato al rialzo rompendo ogni indugio. Ecco, quindi, che le medie hanno incrociato al rialzo e adesso potrebbero accelerare al rialzo. In questo movimento potrebbero essere anche spinte dallo SwingTrading Indicator saldamente impostato al rialzo.
Da notare, poi, che il titolo dopo avere raggiunto il livello di ipervenduto, adesso ha dato anche attraverso l’RSI un segnale rialzista e adesso ha davanti a se molto spazio prima di portarsi nella regione di ipercomprato.
Ci potrebbero, quindi, essere tutti i presupposti per una continuazione del rialzo fino in area 10 €.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, l’ultima raccomandazione degli analisti pubblicata su GVS risale al dicembre 2021. Pertanto è poco realistica.
Il titolo Saipem
Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 20 gennaio in rialzo dell’8,56% rispetto alla seduta precedente a 1,3765 euro.
Della forza di Saipem abbiamo già avuto modo di parlare più volte, l’ultima quando evidenziavamo l’eccezionale pattern per le azioni Saipem che potrebbero finalmente avere svoltato al rialzo.
In questa sede ci limitiamo ad aggiungere che l’impostazione del titolo è saldamente rialzista sia per lo SwingTrading Indicator che per l’incrocio delle medie. Inoltre, le quotazioni non si trovano ancora in una condizione di ipercomprato.
Infine, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio degli analisti esprime una sottovalutazione del 25% circa. Il problema è legato alla dispersione delle raccomandazioni, che risulta essere pari a oltre il 60%. Basti pensare che nello scenario più ottimistico il prezzo obiettivo è 5,2 euro, mentre in quello più pessimistico è pari a 0,7 euro.
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