Le prospettive di uno dei migliori titoli azionari dell’ultimo anno

Le prospettive di uno dei migliori titoli azionari dell'ultimo anno

Quali sono le prospettive di uno dei migliori titoli azionari dell’ultimo anno? Stiamo parlando di Leonardo che negli ultimi 12 mesi ha guadagnato circa il 70% e, dopo una lunga fase laterale, potrebbe trarre enormi benefici dall’aumento degli investimenti nel settore degli armamenti.

I numeri dei primi nove mesi del 2024 e le prospettive di uno dei migliori titoli azionari dell’ultimo anno

Leonardo ha riportato risultati finanziari positivi per i primi nove mesi del 2024, con un incremento significativo di ricavi e redditività, confermando le stime per l’anno. L’azienda ha registrato ricavi per 12,08 miliardi di euro, con un aumento del 17,6% rispetto ai 10,27 miliardi dello stesso periodo del 2023. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla crescita in quasi tutti i settori, in particolare nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nel segmento Elicotteri.

Il risultato operativo (EBITA) è aumentato da 644 milioni a 766 milioni di euro, trainato soprattutto dalla performance del settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza Il comparto Spazio, invece, ha risentito di difficoltà previste nel segmento manifatturiero. La marginalità è rimasta stabile al 6,3%. L’utile netto ha registrato un incremento significativo, passando da 301 milioni a 730 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2023. Nel solo terzo trimestre del 2024, i ricavi sono saliti a 4,09 miliardi, mentre l’utile netto è passato da 82 a 153 milioni di euro.

A settembre 2024, l’indebitamento netto di Leonardo è salito a 3,12 miliardi di euro, con un assorbimento di cassa di 550 milioni. Il portafoglio ordini ha raggiunto i 43,62 miliardi di euro, assicurando una copertura produttiva di oltre 2,5 anni. Nei primi nove mesi, Leonardo ha acquisito ordini per 14,75 miliardi, con una forte performance dell’Elettronica per la Difesa e degli Elicotteri.

Per il 2024, il management prevede ricavi di circa 16,8 miliardi e un EBITA di circa 1,44 miliardi. L’indebitamento netto dovrebbe ridursi a 2 miliardi di euro, tenendo conto del raddoppio del dividendo a 0,28 euro per azione e altri investimenti strategici. Inoltre, Leonardo stima nuovi ordini per circa 19,5 miliardi di euro.

Le ragioni alla base del rialzo di Leonardo e le prospettive per i prossimi anni

Il recente rialzo delle azioni di Leonardo è stato guidato dai risultati finanziari positivi dei primi nove mesi del 2023. Un ulteriore impulso alle azioni è arrivato dalle indiscrezioni secondo cui il Regno Unito avrebbe dato il via libera al Global Combat Air Programme (Gcap). Si tratta di un progetto per un nuovo caccia multiruolo dal valore di diversi miliardi di sterline. Si dissipano così i timori di una possibile cancellazione a seguito di eventuali tagli alla spesa per la Difesa da parte del nuovo governo britannico.

La vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti ha contribuito a creare aspettative di maggiori investimenti europei nella Difesa. Da sottolineare il suo insistente appello affinché i paesi europei rispettino l’accordo NATO che prevede una spesa militare pari al 2% del PIL. Attualmente, pochi paesi, tra cui l’Italia, che spende solo l’1,5% del PIL, rispettano questa quota. L’adeguamento delle spese militari potrebbe favorire l’industria bellica europea, di cui Leonardo è uno dei principali attori.

Leonardo ha presentato un Piano Industriale fino al 2028, nel quale l’amministratore delegato Roberto Cingolani ha evidenziato la necessità di difendere la pace in un contesto internazionale sempre più complesso. La strategia di crescita prevede un aumento delle spese militari del 4,5% tra i membri europei della NATO entro il 2028 e si concentra su tecnologie all’avanguardia, come l’interoperabilità multidominio e i sistemi autonomi. Leonardo punta a rafforzare il core business e a innovare e digitalizzare processi e prodotti attraverso investimenti in ricerca e sviluppo su tecnologie avanzate come cloud computing, intelligenza artificiale e comunicazioni resilienti.

Gli obiettivi economici del piano includono 22,6 miliardi di euro in ordini totali entro il 2028, il raddoppio del flusso di cassa a 1,35 miliardi di euro, e un portafoglio prodotti di 50,9 miliardi di euro. Entro la fine del piano, Leonardo prevede che il 70% degli ordini sarà composto da prodotti proprietari, rispetto all’attuale 30%, con prospettive di crescita significative in termini di ricavi e redditività.

Le valutazioni degli analisti

Le azioni di Leonardo, che hanno già registrato un aumento del 66% nell’ultimo anno, potrebbero avere ulteriore margine di crescita. Il target price medio fissato da 15 analisti per Leonardo è di 25,94 euro, appena l’1,57% sopra il valore attuale di 25,54 euro (al 11 novembre). Tra questi, 10 analisti raccomandano un rating “Buy”, 4 “Hold” e 1 “Sell”.

Recentemente, Deutsche Bank ha confermato un rating “Buy” sul titolo con un target price di 27 euro. Anche Banca Akros ha aggiornato il proprio rating a “Buy” dopo i risultati trimestrali, aumentando il target price a 29 euro. Bernstein e Mediobanca Research si sono spinte oltre, mantenendo un rating “Outperform” e indicando un prezzo obiettivo di 30 euro per azione.

Le prospettive di uno dei migliori titoli azionari dell’ultimo anno: le indicazioni dell’analisi grafica

Con la rottura della fortissima area di resistenza in area 23,99 euro, le quotazioni di Leonardo potrebbero accelerare al rialzo secondo lo scenario indicato in figura. Una chiusura settimanale inferiore a 23,99 euro, invece, potrebbe favorire un’inversione ribassista.

Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico di Leonardo

Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico di Leonardo

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