Le probabilità per i mercati sono al ribasso

Le probabilità per i mercati sono al ribasso-Foto da pexels.com

Solitamente in una settimana con tendenza rialzista come potrebbe essere quella in corso, entro martedì i prezzi dovrebbero già dare indicazioni precise. Quindi, entro la chiusura odierna quello che accadrà potrebbe dare preziose indicazioni fino a venerdì. Ricordiamo che dopodomani si riunirà la BCE e che poi scadrà nello stesso giorno il nostro primo setup annuale.

In queste date, negli ultimi 20 anni, i mercati hanno formato minimi e massimi, assoluti e relativi. Per questo motivo, la nostra attenzione sarà molto alta.  Cosa attendiamo da ora in poi? Le probabilità per i mercati sono al ribasso.

Questo non significa che i prezzi seguiranno per forza la nostra previsione. Procediamo per gradi.

La tendenza settimanale

La seduta di contrattazione del 4 marzo ha chiuso ai seguenti prezzi:

Dax Future

17.743

Eurostoxx Future

4.918

Ftse Mib Future

32.954

S&P500 

5.130,95.

La giornata è stata abbastanza debole. Quali indicazioni abbiamo avuto dal primo giorno di contrattazione di questa settimana?

Al momento vediamo sui grafici che rimangono segnati minimi e massimi crescenti e quindi la tendenza è rialzista. Questa potrebbe diventare ribassista e quindi portare a una discesa dei prezzi, con chiusure giornaliere e poi settimanali inferiori ai seguenti prezzi:

Dax Future

17.406

Eurostoxx Future

4.856

Ftse Mib Future

32.555

S&P500 

5.045.

Le probabilità per i mercati sono al ribasso: quali suggerimenti?

Il ritracciamento che attendiamo dovrebbe essere solo un aggiustamento tecnico propedeutico a nuovi rialzi. Il massimo annuale potrebbe essere segnato nel mese di dicembre, il minimo anche fra maggio e giugno. Questo è quello che è accaduto nelle serie storiche nel quarto anno del decennio quando si è combinato con il quarto anno del ciclo presidenziale.

Il rialzo dai minimi segnati il 30 ottobre dello scorso anno è stao di circa il 20%. Un risultato davvero straordinario, basti pensare che dal 1898 ad oggi, gli indici americani sono saliti in media dell’11% all’anno.

Con questa situazione e questo storico ci sembra lecito che presto ci possa essere un aggiustamento al ribasso. Possa essere, non significa che ci sarà! Per questo motivo nel paragrafo precedente abbiamo indicato quali sono i livelli da attenzionare per non trovarsi controtrend.

Rimarchiamo che solitamente la prima decade del mese di marzo ha visto formare dei minimi e massimi. Il nostro percorso campione indica che il massimo che si formerà in questi giorni potrebbe fungere da resistenza anche fino a tutto il mese di maggio.

Si procederà per gradi senza dare nulla per scontato.

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