Le novità sull’assegno unico 2023 e l’ISEE e gli aumenti di importo

assegno unico

La chiamano comunemente inflazione ed altro non è che l’aumento del costo della vita. Sicuramente una cosa negativa per le famiglie, per i lavoratori e per le imprese. In pratica, brutta cosa l’inflazione. E se ne sono accorti tutti con l’aumento delle bollette, della benzina, dei beni di prima necessità. Ma l’aumento del caro vita produce paradossalmente, qualcosa di buono. Alcuni aumenti sono positivi per gli italiani. Per esempio, gli aumenti delle pensioni. Ma anche l’aumento dello stipendio è un diretto effetto del caro vita. E salirà anche l’assegno unico, la nuova misura a sostegno di famiglie con figli fino ai 21 anni di età non ancora compiuti. Ma naturalmente cambieranno anche le soglie ISEE.

Le novità sull’assegno unico 2023 e come impatteranno sulle famiglie che lo prendono

Nuovi limiti per l’ISEE e nuovi importi per l’assegno unico che dallo scorso marzo molte famiglie italiane hanno iniziato a percepire. La misura ormai è familiare a tutte le famiglie che hanno figli sotto i 21 anni di età. Anche se l’assegno unico non è collegato all’ISEE per quanto riguarda il diritto al beneficio, è inevitabile sottolinearne l’importanza per quanto riguarda gli importi spettanti alle famiglie. Difatti per chi ha un ISEE oltre i 40.000 euro oggi l’assegno unico è erogato per la cifra di 50 euro al mese a figlio. Stesso importo per le famiglie prive di un ISEE in corso di validità. L’assegno unico universale sui figli a carico va da 50 a 175 euro a figlio ogni mese. E 175 euro è la cifra per famiglie con ISEE fino a 15.000 euro.

Gli importi dell’ISEE tra vecchi e nuovi

Tra le novità sull’assegno unico 2023 quelle relative all’ISEE quindi. L’ISEE è importante per determinare l’importo pieno nella prestazione, perché come detto oggi, possono godere di 175 euro al mese per ogni figlio le famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro. L’anno venturo per via degli aumenti di cui dicevamo prima, l’ISEE da non superare dovrebbe essere pari a 16.200 euro. E naturalmente salirà anche l’importo minimo che la famiglia potrà percepire ogni mese per ogni figlio. Si passerà da 175 a 189 euro al mese. E passerà a 54 euro al mese l’importo minimo per i senza ISEE o per chi avrà un ISEE entro 43.200 euro. Questo almeno stando ai calcoli attuali che sono privi di ufficialità perché devono essere ancora confermati dall’INPS.

Modifiche pure alle maggiorazioni

Per le famiglie con figli disabili l’assegno unico gode di alcune maggiorazioni. E anche le famiglie con entrambi i genitori lavoratori godono di una maggiorazione, così come le famiglie che prima prendevano gli ANF. La maggiorazione con due genitori lavoratori salirebbe a 32,40 euro al mese in più a figlio. Cifra massima che verrebbe assegnata a famiglie con ISEE fino a 16.200 euro e a scalare fino al non essere concessa sopra i 43.200 euro. Per gli invalidi si passerebbe da 85 euro in più per il figlio disabile di media gravità a 91,80 euro. Da 95 a 102,60 e da 105 a 113,40 sarebbero gli incrementi rispettivamente per i figli disabili gravi e per quelli non autosufficienti.

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