Sarà capitato a parecchi, soprattutto in giornate piuttosto luminose, di guardare un cielo limpido e notare qualcosa di inconsueto nel campo visivo.
Come dei puntini o dei filamenti trasparenti di cui si intravedono a malapena i contorni e che sembrano fluttuare nell’aria.
Magari, sul momento, abbiamo stropicciato gli occhi e abbiamo pensato si trattasse di qualcosa di passeggero e poco significativo.
Molti sul momento possono imputare il fenomeno a stanchezza e stress degli occhi dovuto alle tante ore spese davanti a pc, tablet e smartphone.
In realtà questo tipo di disturbo ha un nome vero e proprio.
Nonostante siano conosciute con il nome di “mosche volanti”, proprio per via del loro aspetto, in gergo tecnico si chiamano “corpi mobili vitreali” o “miodesopsie”.
Le mosche volanti sono un disturbo comune ma anche potenziali spie di due gravi patologie oculistiche
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Questi corpi mobili possono assumere diverse forme, puntini e fili più o meno sottili, e comparire in diverse quantità.
Ciò che vediamo vagare a occhio nudo come appunto minuscole mosche non è altro che la loro ombra proiettata sulla retina dell’occhio.
L’insorgenza di questo problema alla vista può essere improvvisa e non avere particolari cause o far parte di un processo degenerativo del corpo vitreo.
Le miodesopsie non devono destare immediatamente preoccupazione, essendo catalogate come un difetto secondario della vista e non come una patologia vera e propria.
Tuttavia, se il fastidio è particolarmente accentuato e invalidante, e se si associa ad altri sintomi come offuscamento della vista e lampi è bene indagare.
Infatti, le mosche volanti sono un disturbo comune ma anche potenziali spie di due gravi patologie oculistiche.
Cosa possono significare e come eliminarle
Una visita oculistica periodica non guasta mai soprattutto in presenza di certi sintomi, spesso innocui ma che talvolta potrebbero anche nascondere altro.
Queste fastidiosi fenomeni visivi sono associati infatti anche a patologie decisamente serie, come la cataratta ed il distacco della retina.
La cataratta è un problema tipico dell’invecchiamento, presentandosi generalmente dopo i 60 anni, ma che non si può escludere a priori anche in soggetti giovani.
Il distacco della retina è invece un grave processo degenerativo dell’occhio che può comportare anche la perdita della vista.
Per i corpi mobili vitreali di natura benigna invece non c’è una vera e propria cura, ma piuttosto delle indicazioni sullo stile di vita da condurre.
È importante mantenersi idratati, bevendo molta acqua e assumendo quanti più sali minerali possibili attraverso l’alimentazione.
Per fugare ogni dubbio e soprattutto in presenza di altri segnali è bene rivolgersi ad un oculista che saprà consigliare al meglio.
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