Quella del 2 gennaio è stata la prima del nuovo anno. Tuttavia, nulla sembra essere cambiato rispetto all’andamento del 2023. Le migliori e le peggiori azioni al termine della prima seduta di Borsa aperta a Piazza Affari, infatti, sono delle vecchie conoscenze. Le banche hanno dominato la classifica delle migliori performance del 2023. Tra queste BPER Banca è stata seconda solo a Unicredit e ce la ritroviamo sulla vetta del Ftse Mib al termine della prima seduta del nuovo anno. ERG, invece, che aveva chiuso l’anno in fase calante ha chiuso all’ultimo posto risultando essere la peggiore azioni tra le Blue Chip di Piazza Affari. Cerchiamo, quindi, di capire quale potrebbe essere il futuro di breve termine per le migliori e le peggiori azioni al termine della prima seduta di Borsa aperta a Piazza Affari.
Le azioni BPER Banca scattano al rialzo dopo alcune sedute di indecisione: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo BPER Banca (MIL:BPE) ha chiuso la seduta del 2 gennaio in area 3,135 €, in rialzo del 3,60% rispetto alla seduta precedente.
Il rialzo del 2 gennaio giunge dopo oltre un mese di ribasso del prezzo delle azioni BPER Banca. Era da inizio novembre che non si vedeva un rialzo così importante. Tuttavia, non bisogna farsi ingannare dalla prova di forza. La tendenza in corso, infatti, è ancora ribassista e le quotazioni hanno chiuso immediatamente sotto l’importante resistenza in area 3,143 €. Il superamento di questo livello, confermato da una chiusura giornaliera superiore a 3,30 € potrebbe favorire un’accelerazione rialzista secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
In caso contrario il ribasso potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua.
La debolezza di ERG non giunge inaspettata: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo ERG (MIL:ERG) ha chiuso la seduta del 2 gennaio a quota 28,06 €, in ribasso del 2,77% rispetto alla seduta precedente.
Il ribasso di ERG in qualche modo prevedibile visto che le quotazioni si erano portate ben oltre il livello che ha la maggiore probabilità di determinare un’inversione ribassista. Una conferma dell’inversione ribassista potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera inferiore a 27,96 € seguire da una inferiore a 27,20 €. In questo caso il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
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