he othe potrIl peggiore settore di Piazza Affari al termine della settimana del 3 febbraio è stato quello rappresentato dall’indice settoriale FTSE Italia All-Share Personal Care, Drug And Grocery. Poiché anche nelle situazioni peggiori ci può essere del buono, siamo andati ad analizzare quelle che sono state le migliori azioni nel peggiore settore della settimana conclusasi. Stiamo parlando di IVS Group, un titolo azionario che negli anni scorsi certamente non si è distinto per brillantezza. Basti pensare il titolo ha perso oltre il 50% dal momento della sua quotazione. Inoltre, negli ultimi cinque anni ha perso circa il 70%. Da inizio anno le cose vanno un po’ meglio. IVS Group, infatti, sta guadagnando poco più del 3% a fronte di un FTSE Italia All-Share Personal Care, Drug And Grocery che perde lo 0,57%.
Le migliori azioni nel peggiore settore della settimana conclusasi: le indicazioni dell’analisi grafica
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Le azioni IVS Group (MIL:IVS) hanno chiuso la seduta del 3 febbraio a quota 3,73 €, in rialzo dello 0,27% rispetto alla seduta precedente.
Dopo avere segnato il minimo storico il 27 dicembre, il titolo ha ripreso a guadagnare terreno. Tuttavia, il rialzo non è stato molto entusiasmante visto che fino a ora le quotazioni sono state bloccate dalla forte area di resistenza a 3,8 €.
L’aspetto positivo, però, è che le medie potrebbero essere pronte a girarsi al rialzo dopo che lo SwingTrading Indicator ha dato un segnale di acquisto. I prossimi giorni, quindi, potrebbero essere decisivi per determinare la tendenza di breve/medio termine.
Un potenziale problema potrebbe arrivare dagli scambi rarefatti sul titolo. Salve qualche rara eccezione, infatti, la media a 5 giorni del controvalore scambiato giornalmente è solo di qualche decina di migliaia di euro. Ciò rende il titolo poco liquido e potenzialmente soggetto a forti escursioni di volatilità. Inoltre, la probabilità, calcolato su tutto lo storico a disposizione, che non ci siano scambi nel corso di una giornata è apri all’1,5% circa. Da notare, però, che negli ultimi anni questo parametro è stato in diminuzione.
Da notare che le quotazioni non sono in una situazione di eccesso (al rialzo o al ribasso), per cui il movimento futuro potrebbe essere abbastanza duraturo.
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