Le malattie croniche del sistema immunitario che danno diritto alla pensione di invalidità INPS

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Grazie alla consulenza degli Esperti di ProiezionidiBorsa analizzeremo le malattie croniche del sistema immunitario che danno diritto alla pensione di invalidità INPS. I pazienti che soffrono di disturbi da immunodeficienza molto spesso ricevono una diagnosi solo dopo anni perché la sintomatologia non sempre è specifica. Ciò significa che persino per il personale medico specializzato risulta complesso ricondurre i sintomi ad una peculiare tipologia di immunodeficienza. Resta comunque fondamentale il riconoscimento della malattia come condizione patologica cronica che limita e compromette gravemente le attività lavorative e professionali del paziente.

Nell’articolo “Con quali patologie invalidanti spetta la pensione INPS?” troverete un elenco dettagliato delle malattie e delle percentuali di inabilità. Conviene difatti sottolineare che non per ogni malattia permanente si ottiene il riconoscimento all’assegno pensionistico. Il trattamento previdenziale spetta unicamente al paziente che presenta una totale incapacità lavorativa che la Commissione medica dell’INPS attesta. A seconda del grado di invalidità che i medici legali rilevano è possibile godere di agevolazioni fiscali, esenzioni del ticket sanitario, misure assistenziali e sussidi. Nello specifico occorre dunque individuare dapprima le malattie croniche del sistema immunitario che danno diritto alla pensione di invalidità INPS. In tal modo il Lettore avrà modo di verificare se rientra nel novero dei beneficiari del trattamento previdenziale.

Le malattie croniche del sistema immunitario che danno diritto alla pensione di invalidità INPS

Esistono delle tabelle ministeriali che riportano con esattezza il punteggio e la percentuale di invalidità che l’INPS riconosce alle diverse patologie croniche e invalidanti. Nelle malattie immunitarie rientrano ad esempio l’anemia emolitica, i linfomi linfoblastici, l’artrite reumatoide la cui percentuale di invalidità oscilla tra 41% e 60%. La Commissione sanitaria INPS riconosce invece una percentuale di inabilità pari al 100% in presenza di immunodeficienza secondaria con infezioni opportunistiche o tumori correlati.

Il paziente che soffre di questa specifica patologia può richiedere al proprio medico curante un certificato attestante la malattia. A seguire dovrà sottoporsi ad una visita di accertamento nel luogo e nelle data che la Commissione sanitaria legale fisserà. In tal modo potrà assicurarsi il riconoscimento del trattamento previdenziale che l’INPS provvederà ad erogare con cadenza mensile.

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