Si è appena concluso l’11° mese di contrattazioni di Borsa che a conti fatti è stato positivo per molti listini mondiali. Sarebbe comunque riduttivo limitare l’analisi al solo novembre. Primo perché è l’intero 2023 che sta dando buone soddisfazioni. Secondo, su questi mercati le performance si misurano in termini di anni e non di poche settimane. Malgrado ciò, vediamo quali sono state le magnifiche 7 azioni di Borsa che a novembre sono salite tra il 10% e il 20% e 1 titolo addirittura del 30%.
La nostra attenzione si soffermerà solo sull’indice principale, il Ftse Mib, e vedremo quali titoli hanno fatto meglio degli altri. Parimenti daremo un rapido sguardo ai titoli che hanno chiuso in rosso la candela mensile.
I principali titoli che hanno perso di più a novembre
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A dire il vero si tratta di un gruppo molto ristretto, anche perché citeremo solo quelli con una perdita in un certo senso “consistente”. Si tratta di:
- CNH Industrial, con un quasi 7% di ribasso (da 10,465 € a 9,74 €, chiusura di mese su chiusura di mese);
- Mediobanca, che porta a casa un –4,4% mensile, con i corsi passati da 11,27 € di fine ottobre a 10,775 € del mese appena concluso
- Campari, passato da 10,43 €, prezzo di chiusura al 31 ottobre, a 10,02 €, prezzo di chiusura di novembre (quasi il 4% di perdita).
I titoli del Ftse Mib che hanno regalato gioie agli investitori
Più ricco, invece, il panel delle azioni che a novembre hanno dispensato gioie a chi aveva i rispettivi titoli in portafoglio. Tuttavia, il vero saldo dipende dall’effettivo momento di carico di uno strumento finanziario. Non sempre, anzi: rare volte, si investe in uno strumento finanziario dal 1° fino all’ultimo giorno di un mese. A volte può capitare, ma si tratta più spesso di pure coincidenze.
Premesso ciò, i titoli che dalla chiusura del 31 ottobre a quella del 30 novembre sono intorno almeno del 10%. Procedendo in ordine alfabetico incontriamo:
- A2A: +11,406% in un mese, grazie al balzo da 1,771 € a 1,973 €;
- Azimut: +12,273% (da 19,88 € alla chiusura di ottobre, a 22,32 € alla chiusura di novembre);
- Banca MPS: il titolo della banca senese è salito del 22,03% a novembre, grazie al passaggio, chiusura di mese su chiusura di mese, da 2,551 € a 3,113 €;
- BPER Banca: ha chiuso novembre a 3,430 €, mentre aveva archiviato ottobre a 3,069 € (+11,762%);
- ERG: +13,448%, con i corsi azionari passati in 30 giorni da 23,20 € a 26,32 €;
- Stm: in questo caso i prezzi si sono portati da 35,97 € a 43,45 €, +20,975%.
Le magnifiche 7 azioni di Borsa che a novembre sono salite tra il 10% e il 20% e 1 titolo addirittura del 30%
Tuttavia, gli onori dei rialzi spettano a Nexi, che in poco più di una ventina di sedute è riuscita a salire del 30,569%. Anche in questo caso i prezzi di riferimento sono quelli di chiusura mensile, ossia novembre su ottobre. Nello specifico di Nexi, i corsi si sono portati da 5,476 € a 7,15 €, davvero tanta strada.
In chiusura ricordiamo ancora una volta che in Borsa si investe sempre (almeno) secondo due principi cruciali. Uno, diversificazione al massimo, poi in ottica di lungo termine. Domani come oggi o come ieri, infatti, l’operatività di breve è appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori con elevatissima propensione al rischio.