Ormai manca poco più di un mese al ritorno tra i banchi di tutti gli studenti italiani. È vero che le vacanze estive sono ancora nel pieno dello svolgimento e che il mese di agosto è entrato solo da pochi giorni. Ma l’anno scolastico 2022-2023 è alle porte ormai. E già si muove più di qualcosa. Le famiglie iniziano a organizzare il rientro a scuola dei loro figli. È partita la caccia ai libri di testo e al materiale scolastico per esempio. Ed anche le istituzioni si muovono per organizzare il ritorno tra i banchi degli studenti. Sembra distante anni luce il problema Covid, soprattutto con le scene che si vedono nelle località turistiche, ma la pandemia aleggia sempre. E per la riapertura delle scuole in autunno, le autorità iniziano a lavorare per un rientro in sicurezza dei ragazzi.
Le linee guida per l’anno scolastico 2022 2023 e il rientro a scuola
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Il rientro a scuola dovrà per forza di cose tenere in considerazione ciò che è avvenuto in questi ultimi due anni di pandemia. Naturalmente nessuno dice che il Covid è stato sconfitto. Pertanto in autunno nessuno può dire con certezza cosa accadrà. Resta il fatto che gli esperti incaricati dal Governo per redigere le linee guida per il rientro in classe, hanno prodotto il documento che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta soltanto delle prime linee guida che si utilizzeranno per la sicurezza degli ambienti scolastici. Sull’utilizzo delle mascherine e sui distanziamenti nelle classi, si attendono ancora notizie ufficiali. Ad oggi ci sono solo voci e dicerie riguardo a ciò che i nostri studenti dovranno fare nel nuovo anno scolastico. Tornando alle linee guida degli esperti incaricati dal Governo, esce fuori che l’areazione delle aule deve essere garantita in ogni modo. Ciò che forse farà discutere, è il sistema di areazione che gli esperti hanno individuato come utile.
Finestre aperte nelle aule scolastiche
Le linee guida per l’anno scolastico che arriverà erano molto attese. Il documento è finito in Gazzetta Ufficiale e quindi è ufficiale. Gli esperti hanno messo nero su bianco il fatto che l’areazione delle aule deve essere garantita mediante l’apertura delle finestre. Nessun sistema tecnico di areazione, nessun escamotage tecnico o scientifico come qualcuno voleva o auspicava. Per le aule e per la loro areazione, secondo gli esperti, non c’è niente di meglio che il vecchio metodo. Per purificare l’aria in un’aula nulla di meglio che aprire le finestre. Sembra infatti che questa soluzione sia la migliore per purificare l’aria da eventuali virus e batteri portati all’interno da chi in classe ci vive. Ed è anche la migliore per eliminare altri agenti nell’aria, come quelli sprigionati da prodotti di pulizia, materiale scolastico e così via.
Per mascherine e distanziamento occorre aspettare
Gli esperti però non hanno chiuso ai metodi alternativi. Si apre comunque all’utilizzo di altri strumenti di areazione se quello delle finestre non è sufficiente. In pratica tutti gli strumenti tecnici per il riciclo dell’aria in un aula dovrebbero essere utilizzati sono in determinati casi. Questo perché gli esperti mettono in discussione la bontà di questi strumenti. Dubbi circa la loro funzionalità, il loro costo e perfino il loro impatto ambientale visto il consumo di energia che produrrebbero. Naturalmente si considerano anche gli utilizzi degli strumenti di protezione come sanificanti o disinfettanti. Come già detto in precedenza sulle mascherine obbligatorie nelle aule si aspettavano ancora le indicazioni ufficiali del governo.
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