Le fragole farebbero bene all’organismo, ma chi assume questi farmaci dovrebbe fare parecchia attenzione

fragole

Le fragole rientrano di diritto tra i frutti estivi più amati di sempre. Addentare una bella fragola succosa, accompagnandola a del gelato o mangiandola al naturale è un gesto invitante e sfizioso. Le fragole donano refrigerio e freschezza e sono perfette per una merenda sana o come dolce di fine pasto.

Usandole, potremo cucinare il dolce più fresco e veloce di tutti, da preparare con facilità in soli 5 minuti. Oltre ad avere un sapore oggettivamente molto buono, questi frutti avrebbero dei vantaggi evidenti e reali sul nostro organismo. Svolgerebbero, infatti, una funzione antiossidante e antinfiammatoria, il che le renderebbe delle ottime aiutanti della salute cardiovascolare.

Inoltre, bisogna sottolineare uno di quei vantaggi delle fragole ancora poco noti. Noi le mangiamo principalmente per il loro sapore dolce e fresco, senza sapere che avrebbero grandi effetti benefici anti-invecchiamento.

Infatti, le fragole farebbero bene all’organismo, ma chi assume questi farmaci dovrebbe fare parecchia attenzione

Ma andiamo con ordine. Abbiamo detto che le fragole avrebbero un’azione antiossidante, ma cosa vuol dire questo?

In sostanza, come riporta il sito di Humanitas, mangiare fragole favorirebbe una generale funzione anti-invecchiamento. Ciò sarebbe da intendersi sia in senso fisico che mentale, ma non sarebbe tutto.

Infatti, oltre ad aiutare la salute cardiovascolare, le fragole aiuterebbero a prevenire alcune malattie infiammatorie.

Stiamo parlando, ad esempio, di forme di artrite o problemi agli occhi, normalmente legati a processi degenerativi. In sostanza, quindi, le fragole farebbero bene all’organismo per aspetti importanti come questi, ma ci sarebbe un particolare a cui dovremmo fare molta attenzione.

Medicinali molto diffusi

Humanitas fa notare un dettaglio che, la maggior parte di noi, tende a trascurare sempre. Le fragole, infatti, potrebbero interferire con l’assunzione di anticoagulanti e antiaggreganti.

In sostanza, siamo parlando di quei prodotti farmaceutici che aiuterebbero a prevenire la formazione di coaguli di sangue. Questi grumi sanguigni, infatti, sarebbero molto pericolosi, soprattutto perché potrebbero portare a pericolose conseguenze, come infarti e ictus. Questi medicinali, quindi, aiuterebbero a ridurre il rischio che si verifichino malattie come queste.

Per evitare possibili inconvenienti, dunque, si consiglia di consultare il proprio medico curante in caso di assunzione di questi farmaci. Una corretta conoscenza degli alimenti che portiamo in tavola, infatti, ci aiuterà ad avere un’alimentazione più consapevole e adatta alle nostre esigenze.

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