Le famiglie hanno paura per il futuro. Il peggio non è passato, ci aspettano ancora strascichi post coronavirus. Le misure del Governo non hanno prodotto gli effetti sperati: le famiglie italiane sono senza soldi soprattutto quelle che dipendono da reddito di lavoro autonomo. Come bisogna fare? Dove trovare risorse? Le famiglie hanno una preoccupazione enorme: i prossimi tre mesi senza liquidità sufficiente anche le spese essenziali sono a rischio.
Sta saltando il tappo
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Sta saltando il tappo. Le famiglie fanno i conti con la tasca e la poca liquidità. Oltre la metà della popolazione ha già messo in preventivo che le spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno centellinate. Bankitalia con una indagine ha certificato lo stato comatoso delle famiglie italiane. Prima della fase di emergenza sanitaria poco meno della metà degli italiani ha dichiarato di avere difficoltà ad arrivare a fine mese. I lavoratori dipendenti a termine e i disoccupati hanno manifestato questa condizione con maggiore veemenza. Con il cataclisma coronavirus la situazione si è complicata maggiormente. Le famiglie hanno registrato una riduzione nel reddito nonostante gli aiuti del Governo. Il calo del reddito è intorno al 15%.
I lavoratori autonomi hanno l’acqua alla gola. L’80% ha registrato un reddito in calo, per un terzo addirittura il reddito familiare si è dimezzato.
Le prospettive
Le famiglie hanno paura del medio termine. Nei prossimi 12 mesi nulla di buono all’orizzonte: il calo del reddito subirà un calo ma anche se non nei termini dei mesi scorsi.
Le famiglie hanno paura per il futuro
Ogni italiano conosce la propria posizione economica e non si sbilancia. Gran parte degli intervistati hanno il sentore di non poter far fronte agli impegni dopo tre mesi. Le famiglie sono in ginocchio perché le risorse finanziarie liquide scarseggiano. Si corre il rischio di non poter pagare il mutuo contratto oppure onorare i finanziamenti pregressi. La difficoltà maggiore si registra nel Mezzogiorno.