Il tema delle Unioni civili, soprattutto dopo l’intervento legislativo del maggio 2016, rimane sempre attuale.
La domanda è sempre la stessa:
Le coppie omosessuali possono adottare i figli?
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In linea di principio, la normativa italiana non prevede l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso sebbene siano moltissimi gli Stati a riconoscerla.
La Legge Cirinnà sulle unioni civili, ha garantito una serie di importanti diritti alle coppie omosessuali ma non ha riconosciuto la cd. stepchild adoption ossia la possibilità di adottare il figlio del partner.
Tuttavia, a fronte di questa lacuna normativa, è intervenuta la giurisprudenza.
“I giudici ormai uniformemente e costantemente riconoscono alle coppie omosessuali il diritto di essere riconosciuti, genitori di un bimbo”.
Le sentenze che riconoscono l’adozione alle coppie gay
La prima del Tribunale per in minorenni di Firenze (decreto del 07.03.2017) ha riconosciuto a due uomini italiani residenti nel Regno Unito la trascrizione in Italia di un provvedimento emesso dalla Corte britannica ammettendo l’adozione di due fratellini da parte della coppia omosessuale.
Con la sentenza n. 12962/2016 del 22.06.2016, la Cassazione ha confermato il principio riconoscendo la stepchild adoption ad una coppia di donne romane.
Con la sentenza n. 12962/2016 del 22.06.2016 ha stabilito che il genitore può legittimamente adottare il figlio del partner biologico, se tra questi esiste un legame familiare stabile e consolidato.
In sostanza la Suprema Corte ha affermato il principio che se quanto richiesto dalla coppia omosessuale risulta conforme all’ordine pubblico internazionale travalica il confine nazionale consentendo l’adozione anche in Italia.
Inoltre, sancisce il diritto del minore di crescere con continuità con quelli che debbono considerarsi i propri genitori affettivi, siano essi eterosessuali o omosessuali.
Pertanto, anche in Italia è possibile identificare un minore come figlio di una coppia omosessuale.
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