Il tentativo rialzista che stava per concretizzarsi a metà luglio è fallito e da quel momento è continuato il ribasso che va avanti ormai da molti mesi. Andiamo, quindi, a vedere le condizioni affinché il titolo IREN possa partire al rialzo.
Ricordiamo che da inizio anno il titolo IREN è stato il peggiore in termini di performance nel settore delle Utilities a Piazza Affari.
Le condizioni affinché il titolo IREN possa partire al rialzo
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Le azioni IREN (MIL:IRE) hanno chiuso la seduta del 3 agosto a quota 1,77 euro in rialzo dell’1,09% rispetto alla seduta precedente.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul time frame giornaliero
La tendenza in corso è ribassista e ha raggiunto il suo II obiettivo di prezzo in area 1,774 euro. Questo livello sta rappresentando un importante punto di attrazione per le quotazioni, visto che da alcune sedute sono come bloccate nei suoi dintorni.
Il livello chiave da monitorare per le prossime settimane, quindi, passa per area 1,774 euro. La rottura al rialzo, e successiva conferma, di questo livello potrebbe spingere al rialzo le quotazioni almeno fino in area 1,968 euro. Qualora, invece, il ribasso dovesse continuare l’obiettivo più probabile potrebbe andare a collocarsi in area 1,58 euro, massima estensione ribassista.
La valutazione del titolo IREN
I punti di forza del titolo IREN sono elencati qui di seguito che possono anche essere riassunti come segue. Qualunque sia l’indicatore utilizzato il titolo risulta essere sottovalutato.
- La società gode di interessanti multipli degli utili. Infatti, quota a sconto di circa il 20% rispetto alla media del settore di riferimento;
- il rapporto tra capitalizzazione e fatturato è circa 0,3, un livello molto basso che potrebbe dare al titolo notevoli spazi di apprezzamento;
- anche l’EV/EVIBTDA è tra i più bassi del settore di riferimento conferendo al titolo IREN un notevole appeal per investimenti di lungo termine;
- il rendimento del dividendo di IREN si è sempre mantenuto negli anni tra il 3% e il 4%. Inoltre, le attese sono per un miglioramento del rendimento per i prossimi anni che dovrebbe portarsi a circa il 6%;
- le previsioni di fatturato della società sono state recentemente riviste al rialzo sulla base delle previsioni degli analisti che si occupano del titolo;
- nell’ultimo anno, gli analisti hanno rivisto nettamente al rialzo le previsioni di utili per azione;
- secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, per gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 40% circa.
Tra i punti di debolezza, invece, ricordiamo che la società ha una situazione finanziaria con un elevato indebitamento netto e un EBITDA relativamente basso. Inoltre, secondo le attuali stime degli analisti, il potenziale di progressione dell’Utile Netto per Azione (EPS) per i prossimi anni appare limitato.
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