In un recente articolo, la Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato il tema dei rimborsi spese. Abbiamo analizzato come queste transazioni economiche vadano debitamente indicate nei documenti contabili per evitare accertamenti fiscali ed eventuali sanzioni. Per i titolari di partita IVA è sufficiente indicare in fattura l’importo delle spese sostenute per conto del committente.
Questo importo non concorrerà a determinare il reddito imponibile e sarà quindi totalmente esentasse. Sarà però importante conservare tutta la documentazione in caso di eventuali verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. I lavoratori dipendenti, invece, devono inserire la richiesta di rimborso in un apposito gestionale affinché l’azienda la possa contabilizzare. In questo articolo, vedremo proprio le cinque cose da sapere per richiedere correttamente un rimborso spese al proprio datore di lavoro.
Rimborsi a piè di lista e a forfait
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Prima di analizzare le cinque cosa da sapere per richiedere correttamente un rimborso spese in busta paga vediamo due eccezioni. Non è infatti necessario documentare i rimborsi in due soli casi. Il primo, detto “a piè di lista”, consente di non specificare la natura del rimborso nei limiti di 15,49 euro. Tale limite sale a 25,82 euro per le spese sostenute all’estero. Il secondo caso è detto “a forfait” e contempla solo le spese di vitto e alloggio entro specifici massimali. Ovvero 46,48 euro in Italia e 77,47 euro per le spese sostenute all’estero.
Esiste un’ulteriore limitazione al pagamento di rimborsi non documentati. Il metodo deve necessariamente comprendere l’intera trasferta. Non è quindi possibile inserire rimborsi a forfait o a piè di lista solo per alcune spese.
Le cinque cose da sapere per richiedere correttamente un rimborso spese
Per richiedere un rimborso spese in busta paga, lavoratore e datore di lavoro dovranno specificare cinque indicazioni. Innanzitutto, va definito l’arco temporale della trasferta oggetto di rimborso. La trasferta, infatti, ha natura occasionale e durata limitata, queste sue caratteristiche la differenziano dal trasferimento.
Il documento fiscale dovrà anche indicare il luogo di tale trasferta e la tipologia di rimborso scelta dalle parti. La quarta informazione necessaria sarà relativa alle categorie di spesa, come vitto, alloggio o trasporto. L’ultima formalità necessaria è la corretta raccolta di tutti gli scontrini o fatture oggetto del rimborso. In conclusione, le cinque cosa da sapere per richiedere correttamente un rimborso spese devono consentire un riscontro analitico. Solo così, la successiva transazione economica potrà essere totalmente esentasse.