Per nostra fortuna le limitazioni della pandemia non comprendono le chiusure dei vivai. Almeno, ci resta la possibilità di darci al pollice verde. Le chiamano le piante del sole quasi sconosciute ma perfette per il periodo che ci aspetta. Parliamo del Platycodon e della Gazania. I nostri lettori più affezionati sanno che siamo sempre alla ricerca di fiori e piante meno conosciuti, ma non per questo meno belli. Anzi.
Il fiore che non ha paura del freddo
Il suo nome è tutto un programma: “Platycodon”, ma le sue caratteristiche ne fanno una pianta ideale per i nostri giardini. Assomiglia alle piante a campanella, ma con un fusto molto sottile. È talmente robusta da non avere paura dell’inverno.
Basterà coprirne le radici, o, la terra, se la teniamo sul balcone. Se vediamo cadere foglie e fiori, nessuna paura, perché rifiorirà in primavera ancora più forte. Presenta dei meravigliosi fiori rosa e viola, che sbocceranno in tutta la loro bellezza in pieno sole. Ma non disdegnando neppure la penombra. I vivaisti consiglieranno di utilizzarla soprattutto come aiuola a bordo viale o sentiero di casa. Si presta, infatti, magnificamente a fare da cornice ai passaggi e ai camminamenti. Ricordiamo di abbeverarlo abbondantemente nei mesi più caldi.
Gazania la margherita arancione
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Le chiamano le piante del sole quasi sconosciute ma perfette per il periodo che ci aspetta, come la Gazania. I pochi che la conoscono, la chiamano la margherita arancione, per il suo aspetto. Una pianta che vive di sole e fiorisce ininterrottamente da adesso fino a ottobre.
Non le importa se la interriamo o invasiamo, l’importante è che stia al sole. Semplice da curare, cresce anche in terreni non fertili e poveri di minerali e nutrienti. Della margherita ha l’aspetto, ma la caratteristica principale la prende dal girasole: si apre completamente davanti ai suoi raggi. E, in questo, è bellissima da coltivare proprio per la sua naturalezza in presenza della stella più luminosa. L’annaffiatura segue la stagione e le temperature di esposizione.
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