Al termine della settimana che ha visto Donald Trump riconquistare la Casa Bianca, l’andamento delle piazze finanziarie si può così riassumere: le Borse europee stentano mentre Wall Street corre. Eppure ci sono stati titoli azionari interessanti che si sono distinti anche a Piazza Affari con rialzi di oltre il 10%.
Le Borse europee stentano mentre Wall Street corre: una panoramica sull’andamento degli indici mondiali
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La settimana in cui è stato eletto Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti ha visto mercati globali a due velocità. Mentre Wall Street ha registrato forti rialzi, con l’S&P 500 che ha raggiunto il 49° record storico. Le principali borse europee, invece, hanno rallentato, con Piazza Affari e l’Ibex di Madrid che chiuderanno la settimana con perdite superiori al 2%. Più contenute le flessioni per il Cac40 (-1%) e il Dax (-0,3%), nonostante la crisi politica in Germania. In Europa, settori come quello bancario hanno sofferto più di altri, soprattutto a causa dei timori sulle politiche commerciali di Trump, inclusi i dazi. Negli Stati Uniti, invece, il settore bancario ha beneficiato delle aspettative di deregolamentazione sotto Trump.
Un altro tema centrale è stata la riunione della Fed, che ha ridotto i tassi di interesse dello 0,25%, portandoli a un range tra il 4,5% e il 4,75%. La Fed ha sottolineato che, sebbene l’economia continui a espandersi, il mercato del lavoro stia rallentando e l’inflazione stia progressivamente avvicinandosi all’obiettivo del 2%, ma restando comunque alta. Nonostante ciò, i rischi per il raggiungimento degli obiettivi di occupazione e inflazione sono considerati equilibrati. La decisione della Fed è stata unanime. Tuttavia, la dichiarazione ha suscitato iniziali reazioni nel mercato per un lieve cambiamento nel linguaggio, che ha indicato un’inflazione in miglioramento.
I migliori e i peggiori di Piazza Affari
Tra i migliori titoli del FTSE MIB della settimana spicca Tenaris, che ha guadagnato terreno grazie all’elezione di Trump. Gli analisti di Equita ritengono che la vittoria di Trump possa avere effetti positivi sul settore oil, in particolare per i titoli legati all’attività oil & gas americana, come Tenaris. Bene anche Leonardo e DiaSorin, che hanno annunciato risultati finanziari positivi durante la settimana. Al contrario, la settimana è stata debole per Inwit, Amplifon e UniCredit. Quest’ultima è stata messa sotto osservazione dopo aver riportato una trimestrale migliore delle attese e aver fornito una nuova guidance.
I numeri della trimestrale di Tenaris
Tenaris ha pubblicato i risultati finanziari per i primi nove mesi e per il 3° trimestre del 2024. I dati hanno evidenziato una diminuzione del fatturato e della redditività. Nei primi tre trimestri del 2024, i ricavi sono stati pari a 9,68 miliardi di dollari, con una contrazione del 15% rispetto agli 11,45 miliardi dello stesso periodo del 2023. Contrazione dovuta principalmente al calo dei volumi e dei prezzi di vendita. La marginalità (Ebitda margin) è scesa dal 34% al 24%, mentre il risultato operativo ha subito una riduzione del 47%, passando da 3,5 miliardi a 1,86 miliardi di dollari. L’utile netto si è ridotto da 2,79 miliardi a 1,52 miliardi di dollari.
Nel 3° trimestre del 2024, i ricavi sono scesi del 10%, passando da 3,24 miliardi a 2,92 miliardi di dollari, con una diminuzione sequenziale del 12% rispetto al trimestre precedente, dovuta al calo dei prezzi e alla minore domanda negli Stati Uniti, in Messico e in Arabia Saudita. L’utile netto del trimestre è sceso da 537,31 milioni a 448,07 milioni di dollari.
A fine settembre 2024, la posizione finanziaria netta di Tenaris era positiva per 4,03 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 3,42 miliardi di inizio anno. Le attività operative hanno generato cassa per 2,37 miliardi di dollari, mentre gli investimenti (capex) sono stati pari a 512,09 milioni.
Per il 4° trimestre 2024, Tenaris prevede vendite e marginalità inferiori rispetto ai livelli del trimestre precedente, a causa di minori vendite in Messico e Arabia Saudita e di un impatto ritardato sui prezzi dei tubi OCTG nelle Americhe. Tuttavia, per il 2025, il management prevede un miglioramento delle vendite e dell’Ebitda. Risultato raggiungibile grazie a un incremento delle forniture in Nord America e Medio Oriente e al recupero dei prezzi dei tubi OCTG.
Infine, Tenaris ha annunciato un acconto sul dividendo 2025 di 0,27 dollari per azione, relativo all’esercizio 2024.
Le Borse europee stentano mentre Wall Street corre insieme a Tenaris: le indicazioni dell’analisi grafica
Ottimo segnale rialzista settimanale per Tenaris che chiude con la migliore performance da oltre 30 mesi. Potrebbero, quindi, esserci tutte le condizioni per una continuazione del rialzo secondo lo scenario mostrato in figura.
Solo una chiusura sotto area 16,427 € potrebbe mettere in crisi il rialzo in corso.