Nell’ultimo anno si è parlato molto dell’aumento dei prezzi delle bollette e in particolare di quelle del gas e della luce. Chiunque potrebbe averlo notato in prima persona o averne sentito parlare da amici, parenti e conoscenti. Non si tratterebbe soltanto di una sensazione, ma della realtà dei fatti. Secondo gli ultimi dati rilasciati dalla Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) le famiglie italiane avrebbero mediamente pagato 328 euro in più (+26,2%) rispetto a tre anni fa. Di questi, 153 euro sarebbero di bollette della luce e 175 euro di bollette per il gas. Tuttavia, ciò nonostante i prezzi di mercato nel mese di febbraio del gas naturale e dell’energia elettrica (rispettivamente 28 euro/MWh e 87 euro/MWh) sarebbero tornati ai livelli di giugno 2021. Cerchiamo di capirne di più.
Le bollette di luce e gas sono aumentate del 26,2% in media, cosa è successo
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In base a quanto abbiamo scritto, viene naturale chiedersi perché il prezzo delle bollette sia aumentato a tal punto. Come sottolinea l’Ufficio studi della Cgia, il costo delle materie prime è in calo dalla fine del 2022 e gli ultimi governi hanno stanziato notevoli fondi per combattere il caro energia.
La spiegazione
Secondo gli esperti, la ragione di ciò sarebbe da ricercare nella mancanza di liquidità che ha colpito distributori e fornitori di energia. Questi ultimi si sarebbero trovati costretti ad aumentare i costi di caparre e cauzioni in capo ai consumatori. In che modo? Ovviamente, aumentando la quota fissa presente nelle bollette.
Questo sarebbe il motivo principale, tuttavia ce ne è anche un altro che deve essere preso in considerazione. Infatti, l’inflazione nel settore energetico è stato un altro fattore scatenante dell’aumento del costo delle bollette. Si ricorda che gli indici dei prezzi al consumo del gas sono saliti al 60,4% e quelli della luce a 93,1%. Ecco perché le bollette di luce e gas sono aumentate del 26,2% in media nonostante il sostanziale calo dei prezzi delle materie prime.
Dov’è che le bollette sono più alte e più basse
In alcune zone del nostro Paese le bollette sono risultate particolarmente più salate. Stiamo parlando del Nordest, che sarebbe l’area che secondo gli studiosi della Cgia avrebbe subito i rincari più elevati nel corso degli ultimi anni. Infatti, l’aumento medio annuo sarebbe stato di ben 457 euro e cioè del +33,6%. Ad aver subito i rincari meno elevati sarebbe invece il Centro Italia: un aumento medio di 260 euro e cioè del 21,1%.
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