In questo articolo siamo andati a individuare quali azioni, tra le Big Cap di Piazza Affari, hanno avuto un rendimento positivo nell’ultimo anno. Innanzitutto abbiamo definito come Big Cap quelle società con una capitalizzazione di Borsa superiore al miliardo di euro. Sul listino milanese ce ne sono 69. Tra queste solo 8 hanno avuto un rendimento positivo nell’ultimo anno. Al primo posto si colloca, con un rialzo di circa il 130%, Alerion che stacca decisamente il secondo classificato, Tenaris, che ha guadagnato poco più del 45%. Il terzo gradino del podio, poi, è occupato da Atlantia con un rialzo di circa il 40%. Dalla quarta posizione in poi i guadagni annuali sono limitati a meno del 5%.
Tra i titoli che hanno fatto bene, ma non benissimo, c’è Brunello Cucinelli che ha guadagnato il 2%. Non tantissimo, ma comunque ha fatto meglio dei big del settore come ad esempio Moncler.
Le indicazioni dell’analisi fondamentale
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato il titolo risulta essere molto sopravvalutato. Ad esempio, la valutazione del gruppo in termini di multipli degli utili (PE) è un fattore circa 3 volte superiore alla media del settore di riferimento. Al momento l’azienda è valutata, infatti, 43,3 volte l’utile netto per azione previsto per l’esercizio in corso, mentre la media dei suoi competitors quota 16,1x. Inoltre quello di Brunello Cucinelli è il PE più alto in assoluto nel settore di riferimento. Anche il rapporto tra prezzo e fatturato è non solo superiore alla media del settore, ma è grande in assoluto, essendo superiore a 4,2.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio che scaturisce dalle raccomandazioni degli analisti è in linea con le attuali quotazioni.
Tra le Big Cap di Piazza Affari cosa ci dice l’analisi grafica su Brunello Cucinelli?
Il titolo Brunello Cucinelli (MIL:BC) ha chiuso la seduta del 14 ottobre in rialzo dello 0,10% rispetto alla chiusura precedente, a quota 51,70 euro.
Attualmente la proiezione in corso sul time frame settimanale è ribassista (linea tratteggiata), ma stenta ad accelerare al ribasso. Da qualche settimana, infatti, le quotazioni sono bloccate all’interno del trading range 48,16 euro – 51,98 euro.
A questo punto solo la rottura di uno dei due estremi indicati potrebbe dare una forte accelerazione direzionale. Gli obiettivi ribassisti (linea tratteggiata) e quelli rialzisti (linea continua) sono indicati in figura.