La Banca Centrale Europea ha rilevato lo stato ansioso delle banche europee. In effetti sta iniziando l’iter per inasprire gli standard creditizi. Di conseguenza, diventa più difficile per le aziende ottenere un prestito come per le famiglie vedersi accordare un mutuo.
Purtroppo, le banche non si fidano e stringono i cordoni della borsa. Nell’attuale contesto storico era prevedibile, ma questo dietrofront, accrescono le pressioni sull’economia e l’attività produttive.
La BCE ha fatto questa rilevazione sondando il terreno di 143 istituti di credito dell’eurozona. Non c’è da stare allegri e scatta l’allerta. Le banche devono guardarsi le spalle per evitare il peggio.
La domanda di prestiti e di linee di credito
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Le aziende, nell’ultimo trimestre, hanno ridotto di un terzo la domanda di prestiti e di linee di credito. Di fatto, le imprese, a seguito dell’emergenza dei mesi precedenti, hanno avuto minore necessità di liquidità. Quindi, per i prossimi mesi, le banche prevedono un netto aumento nella domanda di prestiti. Questo vale per le imprese, invece vediamo la situazione per le famiglie.
Nell’ultimo trimestre le famiglie hanno chiesto mutui e credito al consumo perché le condizioni erano favorevoli sui tassi.
Ora, con il ritorno dell’emergenza, gli standard creditizi per mutui e credito al consumo ritorneranno ad inasprirsi. Vediamo i motivi. I consumatori, in effetti, non hanno più un’alta affidabilità creditizia per colpa dell’emergenza sanitaria. A questo si aggiunge il peggioramento delle previsioni economiche.
I guadagni delle banche
Le banche ottengono ricavi principalmente dalla concessione di credito. Circa 6 euro ogni 10 di ricavi sono dovuti a prestiti e mutui. Attualmente, con i tassi bassi, si comprime questa voce. Purtroppo per le banche i conti non tornano e il Delta non dà più certezza di solidità perenne. Va ricordato, però, che la BCE mette a disposizione degli istituti di credito linee di finanziamento a costo zero ai fini di immettere liquidità nell’economia reale. Siamo sicuri che questo avvenga sempre? Intanto, però le banche non si fidano e stringono i cordoni della borsa prima che la situazione precipiti.