Con un rialzo di oltre il 50%, quelle GVS sono le azioni sul trono di Piazza Affari da inizio anno. In realtà tutto questo interessante rialzo si è concretizzato nel solo mese di marzo, quando in poche settimane le quotazioni sono passata da area 4 € ad area 6 €. Fin dove potrebbe continuare questo rialzo? Ci sono spazi per ulteriori apprezzamenti?
I punti di forza e di debolezza del titolo
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In fondamentali di GVS sono molto solidi. La crescita degli utili attualmente prevista dagli analisti per i prossimi esercizi, è stimanta essere forte. Inoltre, il fatturato EBITDA/fatturato dell’azienda è relativamente importante e genera margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse. Infine, gli analisti sono positivi sul titolo con un consensus medio pari a Buy o Overweight. Va notato che negli ultimi dodici mesi, gli analisti hanno ampiamente rivisto in maniera positiva il loro giudizio sull’azienda.
Tuttavia questo consenso positivo non si traduce in un prezzo obiettivo medio che esprime forte sottovalutazione. Al momento, infatti, il prezzo obiettivo medio esprime una sopravvalutazione di circa il 2%.
Uno dei principali punti deboli del gruppo è la sua situazione finanziaria. L’indice di liquidità, infatti, è molto inferiore a 1 e il rapporto tra debito e fatturato e pari a circa il 150%
Anche la valutazione in termini dei multipli di mercato è un punto critico in quanto GVS è tra le società più sopravvalutate del mercato. Il livello di valorizzazione dell’azienda è particolarmente elevato anche se si considerano i flussi di cassa generati dall’attivo.
Infine, il gruppo ridistribuisce pochi dividendi o nessun dividendo.
Le azioni sul trono di Piazza Affari da inizio anno: quale futuro secondo le indicazioni dell’analisi grafica?
Il titolo GVS (MIL:GVS) ha chiuso la seduta del 20 aprile a quota 6,19 €, in rialzo dello 0,81% rispetto alla seduta precedente.
Il grafico dei prezzi è chiaramente impostato al rialzo, ma le ultime sedute stanno evidenziando una difficoltà nel proseguire lungo il percorso rialzista. Come si vede, infatti, le medie stanno preparandosi all’inversione ribassista. Inoltre, il titolo sta perdendo forza relativa rispetto al Ftse Mib.
Un segnale negativo potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera inferiore alla chiusura più bassa di aprile che passa per area 6,025 €. In questo caso non potrebbe essere esclusa un’accelerazione ribassista.
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