Giornata da dimenticare per il titolo di Piazzetta Cuccia. Infatti, le azioni Mediobanca crollano dopo i conti perdendo oltre l’8%
I numeri della trimestrale di Mediobanca
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Mediobanca ha registrato risultati solidi per il primo trimestre dell’esercizio 2024-2025. I ricavi sono stati pari a 864,6 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, ma leggermente sotto le aspettative degli analisti (884 milioni). I risultati del gruppo sono stati sostenuti dalla forte crescita delle commissioni, che sono aumentate del 29% a 231 milioni di euro. Questa voce ha compensato la diminuzione delle attività di trading e un contributo ridotto da Generali.
Le divisioni di Wealth Management e Corporate and Investment Banking (CIB) sono state i principali motori di crescita del trimestre. Nel Wealth Management, le commissioni sono aumentate del 14,9%, raggiungendo i 124,4 milioni di euro. La raccolta netta ha toccato i 2,6 miliardi, raddoppiando rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il CIB ha registrato una performance positiva, con ricavi in aumento del 30% a 183,4 milioni di euro, spinti dal consolidamento di Arma Partners. Tuttavia, il contributo di Assicurazioni Generali è diminuito, passando da 138,4 a 105,4 milioni di euro, a causa di risultati non operativi meno favorevoli e di una flessione nel segmento Danni.
Nonostante questi cali, Mediobanca ha mantenuto il rapporto costi/ricavi stabile al 43%, dimostrando una gestione efficiente dei costi. Inoltre, le rettifiche su crediti sono risultate migliori delle attese, attestandosi a 67,2 milioni di euro. L’utile netto del trimestre è stato di 330 milioni di euro, superando le previsioni del consenso di 319 milioni, e il Cet1 ratio – indice di solidità patrimoniale – è aumentato al 15,4%.
Mediobanca ha avviato un programma di riacquisto di azioni proprie per un totale di 385 milioni di euro, approvato dalla BCE e destinato a concludersi entro giugno 2025. Questo buyback fa parte delle iniziative del gruppo per incrementare il valore per gli azionisti e sostenere la crescita.
L’amministratore delegato Alberto Nagel ha evidenziato che l’obiettivo per l’anno è rafforzare le piattaforme distributive, sia fisiche che digitali, per consentire una crescita sostenibile dei ricavi in tutte le aree di business. Mediobanca mira a sfruttare le opportunità offerte dal contesto di tassi in calo e a gestire la volatilità con un approccio prudente al rischio. Nagel ha sottolineato l’intenzione del gruppo di espandere il settore del Wealth Management, mirando a diventare un leader sia in Italia che all’estero. In ambito M&A, ha dichiarato l’interesse per opportunità distributive di fascia medio-alta, monitorando potenziali acquisizioni che possano rafforzare la posizione di Mediobanca nel settore della gestione patrimoniale e della distribuzione.
In sintesi, Mediobanca continua a dimostrare una solida performance finanziaria, nonostante un contesto economico complesso, con strategie mirate a lungo termine per rafforzare il proprio posizionamento nel settore finanziario e incrementare il valore per gli azionisti. Tuttavia, le azioni Mediobanca crollano dopo i conti.
La banca ha iniziato un importante programma di buyback
Mediobanca ha avviato un programma significativo di riacquisto di azioni proprie dal 12 novembre, approvato dall’Assemblea degli azionisti il 28 ottobre con autorizzazione della BCE. Il piano prevede l’acquisto di fino a 37,5 milioni di azioni ordinarie, pari al 4,5% del capitale sociale, con un limite di spesa di 385 milioni di euro. Gli obiettivi principali del riacquisto sono l’incremento dell’utile per azione tramite l’annullamento delle azioni riacquistate, il supporto a possibili acquisizioni per crescita esterna e il finanziamento dei piani di compenso per il personale del Gruppo.
Il programma dovrebbe concludersi entro il 7 ottobre 2025, ossia entro dodici mesi dall’autorizzazione BCE. Questo riacquisto fa parte delle strategie di Mediobanca per ottimizzare il valore per gli azionisti e sostenere la crescita a lungo termine.
Perché le azioni hanno reagito negativamente ai numeri della trimestrale?
Mediobanca ha registrato un calo del 7,2% sul Ftse Mib dopo la presentazione dei risultati, principalmente a causa di aspettative non soddisfatte sul margine di interesse. Il gruppo ha rivisto le previsioni di crescita per il margine di interesse, che ora si stima resterà stabile rispetto all’anno precedente, invece di crescere dell’1-3% come previsto inizialmente. Nonostante questa revisione, Mediobanca ha confermato i target di crescita per l’utile per azione (+6-8%) e l’aumento dei dividendi.
L’amministratore delegato Alberto Nagel ha spiegato che la riduzione temporanea del margine di interesse è il risultato di strategie orientate alla crescita futura e degli spread attualmente bassi nel segmento corporate e nei mutui. Mediobanca ha scelto di puntare sull’aumento delle masse gestite. Obiettivo da raggiungere anche attraverso iniziative promozionali come Mediobanca Premier, sacrificando la redditività a breve termine per obiettivi di lungo periodo. Nagel ha sottolineato che l’obiettivo prioritario è far crescere i total financial asset del gruppo, ritenendo non conveniente investire in prestiti a bassa marginalità in questa fase.
Inoltre, Mediobanca intende attendere un miglioramento degli spread creditizi. Questo dovrebbe portare a un contributo maggiore da parte di Compass nella seconda metà dell’anno, quando buona parte del debito sarà rifinanziato a costi inferiori. Questa strategia dovrebbe consentire al gruppo di beneficiare di una ripresa degli spread in futuro, rafforzando la sua redditività nel lungo periodo.
Le azioni Mediobanca crollano dopo i conti, dove potrebbero essere dirette? Le indicazioni dell’analisi grafica
Un ribasso così importante non si registrava sul grafico di Mediobanca da oltre un anno. Non tutto, però, è ancora perduto. Come si vede dal grafico, infatti, il forte supporto in area 13,075 euro potrebbe favorire una ripartenza delle quotazioni. La sua rottura, invece, potrebbe favorire un’accelerazione ribassista secondo lo scenario indicato in figura.
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