Le azioni Intesa Sanpaolo ancora una volta alla prova di un livello storico. Quale futuro per la regina delle banche italiane?

INTESA SANPAOLO

Quando a inizio 2022 scrivevamo che per Intesa Sanpaolo il 2022 sarebbe potuto essere un anno molto difficile non potevamo, ovviamente, immaginare la guerra in Ucraina e un ribasso di oltre il 40% su questo titolo. Sapevamo, però, che dal punto di vista grafico le cose erano in una situazione molto delicata.

Prima di concentrarci sul time frame settimanale e, quindi, sulle implicazioni di medio periodo, un commento sulla chiusura del primo trimestre del 2022.

Nel report citato in apertura avevamo indicato in area 2,22 euro un livello chiave a livello trimestrale la cui rottura a fine dicembre 2021 avrebbe potuto aprire le porte una continuazione del rialzo nel lunghissimo periodo. Purtroppo, la chiusura trimestrale è stata inferiore a questo livello e adesso diventa cruciale la chiusura del prossimo trimestre. Non sono da escludere, infatti, ribassi fino in area 1,865 euro.

Dal punto di vista societario, invece, i risultati pubblicati relativamente all’anno 2021 sono stati molto buoni. Qui di seguito alcuni dati salienti estratti da un comunicato stampa della società.

L’utile netto è in crescita da otto anni consecutivi e sono stati pagati €19 miliardi di dividendi cash per il periodo 2014-2021. Nel 2022 la Banca raggiungerà un utile netto superiore a €5 miliardi di euro, con un dividend payout ratio del 70%.

Alcuni highlights dei risultati 2021:

  • Migliore anno dal 2007 per Risultato netto, pari a 4,2 miliardi di euro (+19% vs FY20);
  • 2,9 miliardi di euro di dividendi cash pagati per il 2021, pari a un payout ratio del 70%;
  • Miglior anno di sempre per Risultato operativo e Margine operativo;
  • Miglior anno di sempre per le Commissioni (+9,3% vs FY20), con una crescita di 90 miliardi di euro delle attività finanziarie della clientela che alimenteranno il business del Wealth Management in futuro.

Le azioni Intesa Sanpaolo ancora una volta alla prova di un livello storico. Quale futuro per la regina delle banche italiane secondo l’analisi grafica?

Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 1 aprile a 2,105 euro in rialzo dell’1,03% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

La proiezione in corso è rialzista, ma sono ormai tre settimane che è bloccata all’interno del trading range 2,0013 euro – 2,1989 euro. Da notare che, per la parte superiore del range, le azioni Intesa Sanpaolo ancora una volta alla prova di un livello storico che già in passato ha svolto un ruolo molto importante sia al rialzo che al ribasso.

A questo punto solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

Al rialzo l’obiettivo più probabile è 2,5186 euro (I obiettivo di prezzo). A seguire, poi, gli altri obiettivi più probabili sono quelli indicati in figura. I ribassisti, invece, potrebbero prendere il controllo della tendenza nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 2,0013 euro. In questo caso dovremmo andare a ricalcolare gli obiettivi ribassisti che in prima approssimazione potrebbero andare a collocarsi in area 1 euro.

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