Le azioni Ferrari crollano dopo la pubblicazione della trimestrale

Le azioni Ferrari crollano dopo la pubblicazione della trimestrale

Giornata difficile per il titolo del Cavallino Rampante. Infatti, le azioni Ferrari crollano dopo la pubblicazione della trimestrale.

Ferrari registra risultati solidi nei primi nove mesi del 2024

Ferrari ha annunciato risultati finanziari robusti per i primi nove mesi del 2024, evidenziando una crescita costante e una solida posizione di mercato. I ricavi netti hanno raggiunto 1,644 miliardi di euro, registrando un aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente. Le consegne totali sono state pari a 3.383 unità, leggermente in calo del 2% rispetto al terzo trimestre del 2023. Nonostante questa diminuzione nelle vendite, l’azienda ha mostrato una performance operativa significativa.

L’Adjusted EBIT di Ferrari è salito a 467 milioni di euro, con un incremento del 10,3% e un margine del 28,4%. L’utile netto adjusted ha raggiunto 375 milioni di euro, segnando un aumento del 13%, mentre l’utile diluito per azione adjusted è stato di 2,08 euro. Questi risultati dimostrano una gestione efficiente e una capacità di mantenere margini di profitto solidi nonostante le sfide nel volume delle vendite.

L’Adjusted EBITDA ha raggiunto 638 milioni di euro, con un incremento del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un margine del 38,8%. Inoltre, Ferrari ha generato un free cash flow industriale di 364 milioni di euro, supportato dalla crescita dei ricavi e da un miglioramento del capitale circolante, nonostante le spese in conto capitale di 249 milioni di euro e gli interessi netti e imposte per 27 milioni di euro.

Nel corso dei primi nove mesi del 2024, Ferrari ha consegnato 10.427 unità, con un incremento di 9 unità rispetto all’anno precedente. I ricavi complessivi sono saliti a 4,941 miliardi di euro, con un aumento dell’11%. L’utile netto per questo periodo ha raggiunto 1,14 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto ai 963 milioni dell’anno precedente.

L’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, ha sottolineato che i risultati del terzo trimestre riflettono un forte mix di prodotti e un maggiore contributo delle personalizzazioni. Vigna ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra governo, Arera, principali operatori e Snam, che ha permesso di raggiungere questi risultati. Inoltre, ha menzionato la chiusura anticipata dell’impianto di trigenerazione a gas di Maranello, un passo significativo verso l’obiettivo di carbon neutrality al 2030.

Le azioni Ferrari crollano dopo la pubblicazione della trimestrale, ma la società conferma la guidance per il 2024

Ferrari ha confermato la sua guidance per il 2024, prevedendo ricavi superiori a 6,55 miliardi di euro e un EBIT pari o superiore a 1,82 miliardi di euro. La società prevede anche un free cash flow industriale oltre i 950 milioni di euro, nonostante l’aumento delle spese e delle tasse. Questa conferma riflette la fiducia di Ferrari nella sua strategia di crescita e nella capacità di mantenere una solida performance finanziaria.

Nonostante i risultati positivi, le azioni Ferrari crollano dopo la pubblicazione della trimestrale subendo un ribasso di oltre il 6%, probabilmente a causa delle aspettative degli azionisti riguardo alle consegne di auto. Le consegne nel trimestre sono state distribuite principalmente tra modelli a combustione interna (8 modelli, 45%) e modelli ibridi (5 modelli, 55%), evidenziando l’impegno dell’azienda nella transizione ecologica.

A livello geografico, le consegne in Europa, Medio Oriente e Africa sono rimaste stabili con un aumento del 2%, mentre le Americhe hanno registrato una flessione del 2% e la Cina e Taiwan una diminuzione significativa del 29%. Al contrario, l’Asia Pacifico ha mostrato una crescita del 6%, contribuendo positivamente ai risultati complessivi.

Nel complesso, i risultati finanziari di Ferrari per i primi nove mesi del 2024 dimostrano la resilienza e la capacità dell’azienda di navigare in un mercato globale complesso. La conferma delle previsioni per l’anno in corso evidenzia la fiducia nella strategia aziendale e nelle prospettive di crescita futura. La combinazione di innovazione di prodotto, espansione del portafoglio ordini e miglioramento delle competenze interne nell’elettrificazione posiziona Ferrari in modo favorevole per affrontare le sfide future e mantenere la sua posizione di leader nel settore automobilistico di lusso.

Punti di forza e di debolezza

Ferrari si distingue per una serie di punti di forza che ne fanno una delle aziende più solide e redditizie nel settore automobilistico di lusso. Innanzitutto, il suo rapporto EBITDA/fatturato è elevato, grazie a margini consistenti al netto di svalutazioni, ammortamenti e imposte, che testimoniano l’efficienza nella gestione dei costi. I margini netti, estremamente alti, indicano una capacità unica di generare profitto anche su prodotti esclusivi e limitati.

La posizione finanziaria dell’azienda è particolarmente robusta, supportata da una liquidità significativa che fornisce stabilità e resilienza anche in periodi di turbolenza economica. Inoltre, il titolo Ferrari è molto apprezzato dagli analisti, con una prevalenza di raccomandazioni “Buy” o “Overweight”, una visibilità positiva delle previsioni di crescita e giudizi mediamente in rialzo negli ultimi mesi. La società ha saputo spesso superare le aspettative degli analisti, con risultati sopra il consensus che dimostrano una buona capacità di esecuzione e di adattamento alle esigenze del mercato.

D’altro canto, il titolo Ferrari presenta anche alcune debolezze strutturali. Uno dei principali punti critici è la valutazione molto elevata, che rende il titolo piuttosto costoso per gli investitori. In particolare, il multiplo dell’utile per azione atteso per l’anno in corso è di circa 59,35 volte, una cifra elevata che segnala una certa sopravvalutazione rispetto ai guadagni realizzati. Anche l’enterprise value risulta alto rispetto al bilancio complessivo, rendendo il titolo potenzialmente meno appetibile per chi cerca valori più sottostimati o con un migliore rapporto qualità-prezzo. Un altro limite riguarda i flussi di cassa: il titolo appare relativamente caro anche rispetto alla capacità di generazione di cassa dell’azienda. Infine, Ferrari non è un titolo da dividendo, poiché l’azienda ridistribuisce pochi o nessun dividendo. Questo può rendere il titolo meno interessante per gli investitori orientati al reddito passivo, che potrebbero preferire società con una distribuzione di utili più generosa.

In sintesi, Ferrari rappresenta un’opportunità interessante soprattutto per chi cerca un titolo solido, con margini elevati e una buona visibilità sulla crescita futura. Tuttavia, l’elevata valorizzazione e l’assenza di dividendi rappresentano potenziali svantaggi per investitori più conservativi o orientati ai rendimenti passivi.

Le indicazioni dell’analisi grafica

La seduta del 5 novembre ha dato una brutta batosta alle quotazioni di Ferrari. Soprattutto, fa seguito al ribasso di settimana scorsa che era scattato dopo avere segnato i massimi storici. La chiusura settimanale, quindi, potrebbe avere un forte impatto sul futuro di medio/lungo termine del titolo.

Situazione incerta per gli indicatori sul grafico del titolo Ferrari

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