Qualche settimana fa avevamo indicato come possibile opportunità di investimento il settore che nell’ultimo anno aveva fatto peggio, quello dei tecnologici. Deve avere pensato la stessa cosa anche il management di Eurotech. Facendo seguito al programma di acquisto di azioni proprie annunciato il 15 settembre 2022, infatti, Eurotech ha reso noto di aver acquistato, tra il 3 e il 7 ottobre 2022, complessivamente 103.000 azioni ordinarie proprie al prezzo medio unitario di 2,9584 euro.
Ricordiamo che l’acquisto di azioni proprie può avere luogo per diversi motivi:
- per sostenere o difendere la quotazione del titolo;
- per ostacolare l’ingresso di soci “non graditi”;
- per disporre di azioni da scambiare con una partecipazione in un’altra società;
- in vista di una riduzione di capitale sociale non ancora deliberata ma programmata.
Vista la solidità della società e il suo espandersi per linee esterne mediamente acquisizioni, questo programma potrebbe essere interpretato come un segnale positivo per il futuro di Eurotech.
Secondo l’analisi grafica le azioni Eurotech potrebbero essere sul punto di accelerare
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Le azioni Eurotech (MIL:ETH) hanno chiuso la seduta del 14 ottobre a quota 3,000 euro, in ribasso dello 0,60% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico, la tendenza in corso è rialzista, ma si sta scontrando con un’area di resistenza (3,012 euro) che già in passato ha frenato l’ascesa dei prezzi. Quindi, le azioni Eurotech potrebbero essere sul punto di accelerare al rialzo. Un’indicazione in tal senso si potrebbe avere da una chiusura giornaliera superiore a 3,239 euro. In questo caso le quotazioni potrebbero dirigersi verso la massima estensione rialzista in area 3,748 euro (III obiettivo di prezzo).
La mancata rottura della resistenza, invece, potrebbe, come già accaduto in passato, favorire un ritorno in area 2,7 euro.
La valutazione del titolo
La valutazione basata sui fondamentali è controversa, visto che a seconda dell’indicatore utilizzato il risultato potrebbe essere diverso.
Ad esempio, se il Price to Book ratio e il rapporto prezzo su fatturato esprimono una sottovalutazione fino a un massimo del 50%, il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sopravvalutazione dei prezzi attuali di circa il 40%.