Le azioni di Banco BPM sono in rampa di lancio e i prezzi potrebbero anche triplicare nei prossimi mesi

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I recenti potenti rialzi di alcune azioni bancarie potrebbero essere solamente l’antipasto di quello che può accadere nelle prossime sedute. Questi titoli possono letteralmente schizzare e uno in particolare potrebbe anche triplicare di valore nei prossimi mesi. Scopriamo il motivo e come potere sfruttare questi balzi.

In Borsa a Milano da qualche tempo si è riacceso l’interesse per i titoli bancari. L’ultima grande operazione di acquisizione bancaria in Italia ha visto protagoniste Intesa Sanpaolo e UBI Banca. In quell’operazione fu anche coinvolta BPER che acquisì circa 500 sportelli di UBI. Da allora gli analisti hanno iniziato a fare congetture sulla formazione del terzo polo bancario italiano dopo quello di Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Fino a qualche giorno fa gli analisti scommettevano su di una fusione alla pari tra Banco BPM e BPER Banca. Poi, la clamorosa indiscrezione dell’interesse di Unicredit per Banco BPM ha sparigliato le carte e riacceso l’interesse per i titoli bancari. Banco BPM, BPER Banca e Unicredit sono tornate sotto i riflettori. Gli analisti sono convinti che queste tre banche saranno le protagoniste dei prossimi deal.

Le azioni di Banco BPM sono in rampa di lancio e i prezzi potrebbero anche triplicare nei prossimi mesi

Ovviamente le voci hanno avuto un effetto dirompente sui titoli degli istituti di credito. Martedì 15 febbraio il titolo di BPER Banca ha guadagnato oltre il 9% per l’ipotesi di nuovi scenari di aggregazione per l’istituto emiliano. Ma prima, venerdì 11, l’azione di BPM aveva chiuso in rialzo di quasi il 10%, mentre la Borsa di Milano era scesa dello 0,8%.

Gli analisti di Morgan Stanley valutano che il titolo di Banco BPM (BAMI) possa valere almeno 4,2 euro. Mercoledì 16 febbraio l’azione valeva circa 3,6 euro quindi il 13% in meno del valore indicato dagli analisti della banca americana.

Le azioni di Banco BPM hanno i prezzi sui massimi degli ultimi 6 anni ma sono lontane anni luce dai massimi assoluti. Il titolo nel 2007 è arrivato a quotare quasi 130 euro. Probabilmente a quel livello non tornerà più, ma potrebbe arrivare in area 12 euro, valore toccato nel 2015. Dai prezzi attuali sarebbe un balzo di oltre il 200%. Nel breve periodo il superamento di 3,8 euro porterà l’azione a 4,0 euro e successivamente al primo target di 4,8 euro.

Al ribasso il livello da monitorare è 3 euro. Se i prezzi scenderanno sotto questa soglia, caleranno fino in area 2,5 euro.

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