Era da circa quattro mesi che il Ftse Mib non registrava un ribasso così importante. Con un crollo di oltre il 2,5% il listino principale di Piazza Affari ha visto ben 38 azioni su 40 chiudere in territorio negativo. Tra queste solo una ha chiuso con un ribasso frazionale inferiore allo 0,5%. Le azioni che hanno resistito alla furia degli orsi, quindi, sono sostanzialmente 3: FinecoBank, Saipem e Campari. Il primo titolo non verrà discusso in questo articolo in quanto oggetto di uno studio dedicato.
Continua il momento d’oro per le azioni Saipem che salgono senza sosta: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 6 luglio in rialzo dello 0,22% rispetto alla seduta precedente a 1,3945 €.
Era da ottobre 2022 che non si vedevano 9 sedute consecutive con chiusura maggiore di apertura. La forza del titolo, però, verrà messa alla prova dalla resistenza in area 1,445 €. Solo il suo superamento, infatti, potrebbe permettere una continuazione del rialzo. In caso contrario potrebbe essere probabile un ritorno in area 1,15 €.
Tra le azioni che hanno resistito alla furia degli orsi Campari ha chiuso in territorio leggermente negativo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Campari (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 6 luglio a quota 12,42 €, in ribasso dello 0,24% rispetto alla seduta precedente.
Come dicevamo, queste azioni seppur resistendo alla furia degli orsi, non sono riuscite a chiudere la giornata di contrattazioni in territorio positivo. Il ribasso, però, è stato margine e non ha avuto alcun impatto significato sullo scenario in corso. Scenario che rimane molto incerto.
Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni rimangono sospese tra la proiezione rialzista (linea continua) e quella ribassista (linea tratteggiata). Per la ripresa di un deciso movimento direzionale i livelli da monitorare con attenzione in chiusura di seduta sono 13,105 € e 12,175 €.
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