Dopo un’apertura in gap up, la giornata del Ftse Mib è stata tutta al rialzo e si è chiusa con un guadagno di poco superiore all’1%. Nonostante la forza dell’indice ci sono state delle azioni che hanno fatto perdere soldi in quanto sono riuscite a chiudere in territorio negativo. Solo dieci su quaranta hanno avuto un comportamento simile. Tra queste ricordiamo Buzzi (la peggiore di giornata con un ribasso di oltre l’1,5%) e Recordati che hanno registrato le due peggiori performance tra le Blue Chip di Piazza Affari. Queste azioni che hanno fatto perdere soldi quando potrebbero offrire una nuova occasione di acquisto per fare guadagnare gli investitori?
Per Buzzi il ribasso potrebbe essere solo all’inizio: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Buzzi Unicem (MIL:BUZ) ha chiuso la seduta del 29 agosto a quota 27,98 €, in ribasso dello 0,36% rispetto alla seduta precedente.
Dopo un lungo rialzo, allo stato attuale la tendenza in corso è ribassista e con la rottura del livello chiave in area 27,06 € le cose si potrebbero mettere molto male. La conferma della mancata tenuta di questo livello potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista secondo lo scenario mostrato in figura.
Il recupero del supporto, invece, potrebbe favorire una ripartenza al rialzo. Anche una chiusura giornaliera superiore a 28,09 € potrebbe essere un ottimo indizio di inversione rialzista.
Per una visione più ampia, valutazione sulla base dei fondamentali, raccomandazioni degli analisti, si rimanda a un precedente articolo.
Scenario incerto per il futuro di Recordati: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni Recordati (MIL:REC) hanno chiuso la seduta del 11 settembre a quota 45,22 €, in ribasso dell’o 0,81% rispetto alla seduta precedente.
Continua la fase di incertezza per le azioni Recordati che sono indecise andare al rialzo oppure muoversi al ribasso secondo lo scenario mostrato in figura. Un possibile chiarimento potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera inferiore a 44,44 €.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di chiusure giornaliere superiori a 45,42 €.