Quando si parla di allergie potrebbe essere molto difficile avere le idee chiare. Le allergie possono essere di diverso tipo e molte di esse sono comuni e diffuse. Le allergie alimentari, per esempio, presentano un numero di casi in aumento e dipenderebbero da diverse cause. Le allergie respiratorie sono tipiche del cambio di stagione e spesso dipendono dall’ambiente che ci circonda, la situazione dell’abitazione oppure il livello di smog della città in cui viviamo. Se pensiamo che le allergie da polline possano migliorare dopo un temporale potremmo sbagliare. Il vento potrebbe diffondere il polline nell’aria rendendo l’attacco allergico ancora più intenso. Dermatiti e allergie a farmaci e prodotti avrebbero una diffusione differente, ma sarebbero ugualmente pericolose. Ciò che le accomuna è l’urgenza della cura. Se trascurate, le allergie potrebbero essere in grado di indebolire l’organismo e farlo soffrire.
Una rinite allergica potrebbe portare alla formazione di polipi nel naso o escrescenze benigne oppure sinusiti croniche e infiammazioni ai seni paranasali. Allergie più gravi potrebbero colpire apparati diversi e complicare le cure. L’allergia alimentare, per esempio, rappresenterebbe un problema in crescita negli ultimi anni, l’8% dei bambini ne soffrirebbe e anche il 5% degli adulti. Studi recenti hanno messo in evidenza una crescita di casi di allergie riguardanti alimenti basilari come latte e uova, sia negli adulti che nei bambini.
Come fermare una reazione allergica
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A seconda della durata le allergie comuni potrebbero essere pericolose. Ma quanto dura un attacco allergico? Se il caso non è grave comparirebbe nel giro di pochi minuti per scomparire dopo un’ora al massimo. Nel caso in cui la gravità sia elevata si potrebbe verificare uno shock anafilattico fino al pericolo della vita stessa. Si svilupperebbe comunque in pochi minuti, ma le cure potrebbero impiegarci più tempo a far guarire l’organismo.
Nel caso di allergie da pollini o altre allergie dovute ad agenti atmosferici, la lacrimazione dovrebbe essere profusa e questo la differenzierebbe dal Covid 19. Nelle forme allergiche potrebbe mancare la febbre che sarebbe presente nelle infezioni virali. Per quanto riguarda le allergie alimentari non si parla tanto di tempo, ma di quantità. Basterebbe una piccola quantità di cibo allergizzante perché l’organismo lo recepisca come nocivo dando vita a una reazione. In questi caso i problemi digestivi, l’orticaria o i gonfiori potrebbero essere le conseguenze. Il sito del Ministero della Salute indica con precisione i sintomi che ci fanno capire se ci troviamo di fronte a una reazione allergica. I comportamenti successivi potrebbero diminuire i tempi della ripresa.
Utilizzare gli antistaminici ci permetterebbe di alleviare i sintomi. È necessario bloccare gli effetti dell’istamina e la sua produzione all’interno dell’organismo.
Cosa mangiare per abbassare l’istamina
Partiamo dall’alimentazione. È vero che le allergie comuni potrebbero essere pericolose, ma una dieta povera di istamina potrebbe evitarci la comparsa di reazioni allergiche. Evitare carni lavorate, pesce affumicato, panna acida e aceto sarebbe un primo passo. Banane, lattuga, sedano, finocchi e camomilla, invece, ci permetterebbero di alleviare un attacco in corso.
I farmaci cortisonici sono quelli che ci vengono somministrati per trattare le infiammazioni allergiche. Necessitano di prescrizione medica e possono essere anche non solidi nel caso in cui il cortisone sia contenuto in gel o creme. Il cortisone avrebbe numerose avvertenze. Nonostante venga prescritto per combattere allergie potrebbe essere esso stesso una causa di allergia. E solitamente si evita di utilizzarlo se chi soffre di attacchi allergici ha sofferto anche per problemi di cuore, renali o pressione alta.
Le allergie comuni potrebbero essere pericolose quindi sarebbe meglio prestare attenzione
Per poter intervenire nella maniera più corretta dovremmo stare attenti ai sintomi che ci avvisano della reazione allergica. Se la gravità è limitata potremmo cominciare con alcuni ottimi rimedi naturali prima di considerare la possibilità di un intervento medico. Uno dei migliori antistaminici naturali sarebbe il ribes nero. Antinfiammatorio e con effetti simili a quelli degli steroidi sarebbe in grado di stimolare il sistema immunitario. Ci sono altre piante a cui possiamo pensare per sostituire momentaneamente gli antistaminici. Elicriso, piantaggine e euphrasia sono fra queste.
Potremmo calmare le allergie con rimedi naturali facendo un salto in erboristeria. Se, però, siamo in cura con il medico non smettiamo da soli di assumere gli antistaminici per buttarci sulle erbe. Potrebbe essere molto pericoloso. È necessario un periodo di abbassamento delle dosi degli antistaminici per smettere gradualmente ed evitare l’effetto rebound che è tipico di queste categorie di medicinali.
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