Le agevolazioni del Fisco per chi va a cavallo: i casi previsti dalla legge

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Le spese per i figli sono sempre numerose. Tuttavia quando vi è una disabilità le spese si triplicano, per questo il nostro legislatore ha previsto importanti agevolazioni. Anche questa andare a cavallo porta ad agevolazioni fiscali, ecco come ottenerle.

Portare avanti una famiglia non è semplice in quanto richiede tanti sacrifici sotto ogni punto di vista. L’aumento del costo della vita certamente non agevola quanti ogni giorno devono affrontare oltre ai costi ordinari, anche le spese per visite mediche specialistiche. Il nostro sistema consente di portare in detrazione e di dedurre tantissime spese necessarie che i genitori sostengono per i figli.

Inoltre per coloro che hanno una disabilità accertata dalle competenti Commissioni mediche INPS sono previste notevoli agevolazioni fiscali. In particolare per le persone con disabilità e per i loro familiari il nostro legislatore riserva numerosi benefici fiscali, a partire dal settore automobilistico. Con la Legge 104/92 infatti l’acquisto per l’auto può detrarsi al 19% e avere l’IVA al 4%. Inoltre si è esentati dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Inoltre sono interamente deducibili dal reddito complessivo della persona con disabilità le spese mediche generiche e le spese di assistenza specifica. Tali spese sono deducibili anche quando sono state sostenute per un familiare disabile non a carico fiscalmente.

Andare a cavallo fa bene al corpo e alla mente: ecco le agevolazioni del Fisco per chi ha una disabilità

Le spese per i figli sono davvero tante ed in caso di disabilità queste aumentano vertiginosamente tra dispositivi e visite mediche specialistiche. In questi casi si pagherebbe qualsiasi cifra pur di alleviare loro sofferenze. Tuttavia non tutti conoscono quali sono concretamente le spese che possono portarsi in detrazione o dedursi. Spesso si sostengono delle spese senza poi fruire delle agevolazioni messe a disposizione dal nostro legislatore in determinate situazioni.
Il nostro legislatore prevede tra le agevolazioni del Fisco per chi ha una disabilità  (“come riportato nell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ci si riferisce ai casi di grave e permanente invalidità o menomazione, e i portatori di handicap “)  anche le spese per l’attività di ippoterapia. Andare a cavallo fa bene al corpo e alla mente in quanto tale attività mira a migliorare lo sviluppo cognitivo, emotivo e sensoriale del paziente. Il paziente infatti mediante tale terapia riceve diversi stimoli, migliora i muscoli, l’equilibrio e le articolazioni. Questa attività inoltre aiuta a ridurre la spasticità muscolare, sviluppare le capacità visive e motorie e migliora il controllo dell’attenzione e della postura.

Ecco quando possono dedursi

Come si ottengono le agevolazioni del Fisco? L’Agenzia delle Entrate nella sua guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità, elenca anche le spese sostenute per l’attività di ippoterapia. Grazie a tale possibilità, le spese sostenute si sottraggono al reddito complessivo che si utilizza per calcolare il reddito imponibile. In altre parole la deduzione ci consente di diminuire la base imponibile che viene utilizzata per calcolare le tasse.

Tuttavia le spese per l’ippoterapia, sostenute per chi ha una disabilità, danno diritto alla deduzione soltanto se:

  • prescritte da un medico che ne attesti la necessità per apportare miglioramenti alla patologia di cui soffre il soggetto disabile;
  • siano eseguite in centri specializzati direttamente da personale medico specializzato, come uno fisioterapista, psicologo, terapista ecc.

Inoltre, il contribuente dovrà essere in possesso di una fattura rilasciata dal centro specializzato o dal personale sanitario che ne attesti il pagamento.

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