In questa nuova guida i Tecnici di ProiezionidiBorsa vi indicano le 7 malattie neurologiche croniche a cui l’INPS riconosce subito la pensione di invalidità civile. Parliamo di patologie per le quali si ottiene immediatamente il riconoscimento della più alta percentuale di invalidità senza margini di variazione. Apprestiamoci dunque ad esaminarle nel dettaglio e di capire in quali casi è possibile esercitare il proprio diritto al sussidio economico.
Cosa vuol dire malattia neurologica cronica
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Quando parliamo di patologie croniche neurologiche, ci riferiamo almeno a due grandi famiglie di malattie che comportano specifiche criticità. Da un lato abbiamo l’aspetto funzionale della patologia che, nel nostro caso, coinvolge il Sistema Nervoso Centrale, dall’altro l’aspetto della cronicità. Cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando.
Come molti sapranno, il sistema nervoso centrale rappresenta una rete complessa di strutture anatomiche che comprende i seguenti elementi: encefalo, midollo spinale e nervi. Questo sistema complesso svolge numerosissime funzioni all’interno dell’organismo che vanno dallo controllo vegetativo a quello del movimento. Ecco perché esistono numerose patologie del sistema nervoso che possono compromettere diverse aree o funzioni.
L’aggettivo “cronico” si attribuisce ad una malattia, invece, quando presenta dei sintomi che non trovano risoluzione nel tempo. Infatti, si definiscono croniche tutte quelle malattie con un lento e progressivo peggioramento e declino delle funzioni fisiologiche della persona. Ecco che le malattie neurologiche croniche si caratterizzano per questi aspetti che vi abbiamo appena descritto.
Quali sono le 7 malattie neurologiche croniche a cui l’INPS riconosce subito la pensione di invalidità civile
Adesso che conosciamo questa condizione clinica, vediamo quali sono le 7 malattie neurologiche croniche a cui l’INPS riconosce subito la pensione di invalidità civile. Si tratta di patologie che per la loro gravità ottengono il riconoscimento dell’invalidità civile totale, ossia del 100%, e sono: sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6; morbo di Alzheimer con grave; demenza vascolare grave; paraplegia; distrofia di Duchenne; tetraparesi grave; mielomeningocele associato ad arnold-chiari di tipo II o/e idorcefalo.
Quando tutte queste patolgie si presentano nella loro forma più grave si ottiene il riconoscimento dell’invalidità totale. In questi casi, l’interessato può richiedere la pensione di invalidità civile se ai requisiti medici si associano anche quelli di reddito. Se l’invalido totale presenta anche difficoltà nella deambulazione o nelle attività quotidiane, è possibile fare domanda per l’assegno di accompagnamento INPS. In tal caso, alla pensione di invalidità il beneficiario percepirebbe anche una quota mensile di 520,29 euro per l’accompagnamento.
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