Le 5 malattie croniche del cuore che assicurano la pensione di invalidità quali sono? Esse riguardano problemi dell’apparato cardio-vascolare che compromettono gravemente il funzionamento dell’organismo e causano un deficit di funzionamento.
Come si distingue una patologia cronica
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Il numero delle patologie invalidanti che dà diritto alla pensione di invalidità, è piuttosto nutrito e varia di genere. Le problematiche legate al funzionamento del cuore e del sistema cardio-circolatorio sono assai frequenti tra la popolazione ed aumentano di frequenza con l’avanzare dell’età. In questo caso, le patologie di cui ci vogliamo occupare in maniera più dettagliata sono quelle croniche, ossia quelle che tendono a non scomparire ma, al contrario, peggiorano nel tempo. In che senso? Cosa si intende per “patologia cronica”?
Quali sono le 5 malattie croniche del cuore che assicurano la pensione di invalidità? Quando ad una persona affetta da una particolare condizione medica si parla di cronicizzazione della malattia si fa riferimento ad un processo evolutivo ben chiaro. Le malattie croniche si manifestano solitamente in giovane età e richiedono un lungo decorso prima di manifestarsi nella fase più acuta. I fattori di rischio delle malattie croniche sono molteplici. Secondo quanto stabilisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità esistono almeno 4 fattori di rischio che concorrono alla formazione di una patologia crocia e sono:
1) fattori di rischio non modificabili: età, ereditarietà genetica e condizioni biologiche;
2) fattori di rischio comuni modificabili: alimentazione, attività fisica, consumo di tabacco o sostanze ad esempio;
3) fattori di rischio intermedi: ad esempio l’elevata glicemia nel sangue, l’ipertensione, le anomalie lipidiche nel sangue e il sovrappeso;
4) fattori socio-economici, culturali, politici e ambientali: l’urbanizzazione, la globalizzazione e l’invecchiamento della popolazione.
Questo tipo di patologie spesso tende a cronicizzarsi, ossia a diventare sempre più marcato e sempre più grave nel tempo.
Quali sono le patologie croniche cardiache che danno diritto alla pensione di invalidità
Quando una patologia si cronicizza, è possibile che la persona che ne è affetta non riesca più a svolgere una normale vita lavorativa e personale. In questi casi, è possibile richiedere il riconoscimento di un certo grado di invalidità. Per quanto riguarda il sistema cardio-vascolare, le 5 malattie croniche del cuore che assicurano la pensione di invalidità sono le seguenti:
a) trapianto cardiaco: se si tratta di trapianto complicato, la percentuale di invalidità varia tra 81% e il 100%. Nel caso di trapianto di cuore e polmoni complicato, l’invalidità che si attribuisce si colloca tra il 71% e il 100%;
b) difetto interventricolare (DIV) allo stadio V o difetto interatriale (DIA) allo stadio IV: quando questi malfunzionamenti sono piuttosto marcati, allora il grado di invalidità varia dal 71% al 100%;
c) cardiopatie gravi come: cardiopatia ipertensiva scompensata, miocardiopatia con insufficienza cardiaca gravissima, valvulopatia di grado severo scompensata, arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica o pericardite cronica. In questi casi, la percentuale di invalidità civile che si attribuisce si colloca tra il 71% e il 100%;
d) pervietà del dotto arterioso allo stadio V: invalidità dall’81% al 100%;
e) aritmie gravissime e fortemente invalidanti: invalidità dall’81% al 100%.
In alcuni casi, ricordiamo, che anche chi ha avuto un infarto ha diritto alla pensione di invalidità. Al fine di ottenere un assegno mensile di assistenza, l’invalidità civile che si deve riconoscere alla persona non deve essere inferiore al 74%. Nei casi di invalidità al 100% si riceve la pensione di inabilità. In alcuni casi, ricordiamo, si può anche ottenere: l’assegno di accompagnamento, le agevolazioni Legge 104/92 e l’esenzione ticket come prevede il D.M. n. 329/99.
questi sono i casi più frequenti di cronicizzazione delle malattie cardio-vascolari che consentono di richiedere la pensione di invalidità.