Prima di scegliere il conto corrente più adatto alle proprie esigenze, è bene essere consapevoli delle proprie scelte. Conoscere, dunque, tutti i risvolti della medaglia.
Soprattutto perché, quando si parla di conti correnti, in gioco ci sono interessi importanti. Ovvero quelli economici.
Sempre più persone, però, scelgono di aprire in banca un conto corrente cointestato. E tale scelta è dettata anche dal fatto di non vedersi raddoppiate le spese del conto stesso.
Si tratta, infatti, di uno strumento particolarmente utilizzato dalle coppie e dalle famiglie. Che in virtù dei legami affettivi, che a volte purtroppo si rilevano poi estremamente complicati, evitano di aprire due conti correnti separati anche per risparmiare.
Ciò non toglie che anche dei soci in affari. come ad esempio dei soci in un’azienda, possano decidere di diventare cointestatari di un conto corrente in banca.
Ovviamente, esistono varie tipologie di conti cointestati per cui. prima di aprirne uno, è bene valutare attentamente tutti i pro e i contro. Confrontandosi con esperti di fiducia nel settore.
Quest’oggi, con i Consulenti di Diritto e Fisco di ProiezionidiBorsa, parleremo dei conti correnti cointestati valutandone i pro e i contro.
In particolare, ci soffermeremo sulle 5 condizioni assolutamente sfavorevoli dei conti correnti cointestati che in pochi valutano quando vanno in banca.
Le 5 condizioni assolutamente sfavorevoli dei conti correnti cointestati che in pochi valutano quando vanno in banca
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La materia è molto delicata. E la giurisprudenza altrettanto copiosa.
Generalmente, si presume che i soldi presenti sui conti correnti cointestati, spettino ai titolari in parti uguali.
In virtù di questa presunzione di contitolarità, i soldi sul conto in banca, si considerano al 50% di proprietà di ciascun correntista.
Tuttavia, cliccando qui i Lettori potranno, alla luce di una recente ordinanza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, rendersi conto come non sempre, ciò accada.
I soldi del conto cointestato non sempre si dividono in parti uguali tra i co-titolari.
Tuttavia, per superare la presunzione di contitolarità, il co-titolare che sostiene che il conto cointestato sia solo una mera simulazione, dovrà giustamente provarlo.
Su di esso, infatti, incombe l’onere di provare la simulazione.
Chi ad esempio, non ha mai effettuato dei versamenti sul conto corrente cointestato, non potrà avanzare diritti sul saldo del medesimo.
Questo aspetto riguarda i rapporti interni tra correntisti regolati dall’art. 1298 comma 2 c.c. e rappresenta una delle 5 condizioni assolutamente sfavorevoli dei conti correnti cointestati che in pochi valutano quando vanno in banca.
Morte di uno dei due titolari
La seconda condizione assolutamente sfavorevole dei conti correnti cointestati, che è bene sempre valutare prima di optare per un conto cointestato piuttosto che un altro è la seguente.
Nell’ipotesi in cui il conto corrente cointestato sia a firma a doppia firma o firma congiunta e muoia uno dei due titolari, il conto inevitabilmente verrà congelato fin quando non saranno individuati tutti gli eredi. Al riguardo, si consiglia la lettura di questo articolo cliccando qui nel quale gli Esperti spiegano l’iter amministrativo da seguire per sbloccare il conto corrente cointestato.
Un’altra condizione sfavorevole
La terza condizione assolutamente sfavorevole dei conti correnti cointestati che in pochi conoscono quando vanno in banca riguarda una fattispecie specifica che è la seguente.
Il prelievo dal conto corrente cointestato di somme in misura superiore alla metà di quanto depositato da uno dei cointestatari. Vi è sempre la possibilità che uno dei cointestatari prelevi tutti o quasi tutti i soldi depositati in banca.
E sebbene tale condotta integri il reato di appropriazione indebita, la banca non sarà responsabile e recuperare i propri soldi in questi casi non sarà sempre semplice.
Debiti e crediti e reati
La quarta condizione, invece, riguarda la possibilità che qualora uno dei co-titolari con firma disgiunta o congiunta, dovesse contrarre dei debiti, il 50% dei soldi sul conto potrebbe essere pignorato dai creditori.
La quinta riguarda l’eventuale sequestro preventivo dell’intero importo in giacenza sul conto cointestato con una persona indagata.
In questi casi, la misura cautelare non terrà conto delle presunzioni o dei vincoli tra creditori e debitori di cui agli articoli del codice civile su richiamati.
Salva la facoltà del soggetto estraneo all’indagine di dimostrare l’esclusiva titolarità delle somme. E la assoluta estraneità dei soldi alla condotta illecita.
Ecco abbiamo appena analizzato le 5 condizioni assolutamente sfavorevoli dei conti correnti cointestati che in pochi valutano quando vanno in banca.