Prima che un parente, un genitore o una cara persona giunga all’ultimo quarto di miglio della sua esistenza, è possibile ricevere in eredità una casa? Per diventare proprietario di un immobile è necessario che quest’ultimo venga intestato alla persona che ne entra legittimamente in possesso. Cerchiamo di capire di seguito quali sono le 3 regole per ereditare una casa facendo in modo che si rispetti la volontà del defunto.
L’iter burocratico da seguire
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Alla morte di una persona cara, è possibile che quest’ultima lasci dei beni in eredità ai parenti o agli affetti. In tal caso, il defunto potrebbe aver redatto un testamento lasciando ad imperitura memoria le sue ultime volontà, oppure potrebbe non aver prodotto alcun documento ufficiale. Che si tratti del primo o del secondo caso, esistono dei passaggi burocratici che ciascun erede deve compiere perché quel bene diventi di proprietà.
Le 3 regole per ereditare una casa sono le seguenti:
- accettare l’eredità: in tale maniera si entra a pieno titolo nell’asse ereditario e dei rapporti ad esso inerenti. Si tratta di un atto irrevocabile e non ripetibile e va compiuto entro 10 anni dall’apertura della successione o dell’avveramento della condizione, se posta. Fanno eccezione le accettazioni con beneficio di inventario per le quali è stabilito un limite temporale di 3 mesi secondo quanto stabilito dall’ 485 del Codice civile;
- presentare la dichiarazione di successione: quest’ultima va presentata entro un anno dal decesso presso l’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una imposta che va corrisposta dai successori ed viene calcolata sulla base del patrimonio ereditato. Una volta che si presenta all’Agenzia delle Entrate la successione, gli eredi hanno 30 giorni di tempo per presentare anche la voltura degli immobili agli uffici AdE territoriali riportando i nominativi dei nuovi proprietari dell’immobile;
- trascrizione dell’acquisto dell’immobile nei registri immobiliari: generalmente questo è un adempimento che spetta al notaio o all’incaricato per la successione. In questo caso, la trascrizione avviene sia che vi sia stata una accettazione tacita che una espressa. La trascrizione è un atto importante perché tutela l’acquirente dell’immobile nel caso di una compravendita conseguente l’accettazione tacita.
Una volta terminati questi passaggi, si potrà procedere alla voltura presso gli uffici del catasto. Portando a conclusione le 3 regole per ereditare una casa, ci si potrà final,ente definire proprietari a tutti gli effetti.