In questo articolo andremo ad analizzare nel medio/lungo periodo le prospettive per le 3 migliori utilities della settimana sul Ftse Mib. Ricordiamo che da inizio anno, dopo un inizio molto promettente, il settore delle utilities si è andando indebolendo zavorrato da big del settore come ENEL, Terna, SNAM, Italgas, HERA ed ERG che stanno avendo un performance nettamente inferiore a quella del Ftse Mib. Tornando alle 3 migliori utilities della settimana sul Ftse Mib, queste corrispondono ad A2A, IREN ed ERG.
Le prospettive secondo l’analisi grafica per il migliore titolo del settore da inizio anno: A2A
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Il titolo A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 1,382 €, in ribasso dello 0,33% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Con un rialzo di oltre il 10%, il titolo A2A è il migliore da inizio anno tra i suoi competitors. Inoltre, al termine della settimana appena conclusasi è stato l’unico titolo del settore delle utilities a chiudere in territorio positivo con un rialzo dello 0,62%.
Al momento il titolo è saldamente impostato al rialzo e potrebbe raggiungere area 2 €, un livello che non vede da fine 2021. Solo una chiusura settimanale inferiore a 1,2929 € potrebbe mettere in discussione lo scenario rialzista e fare invertire il titolo al ribasso.
Quale futuro per il peggiore titolo del settore da inizio anno? Le indicazioni dell’analisi grafica su ERG
Il titolo ERG (MIL:ERG) ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 27,40 euro, in rialzo dell’1,71% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista e al momento non ci sono ostacoli lungo il percorso che porta all’obiettivo più probabile del ribasso in area 24,20 €. È interessante notare che questo livello negli ultimi 2 anni ha sempre sostenuto le quotazioni. Potrebbe, quindi, rappresentare un ottimo punto di partenza per il rialzo.
In caso contrario il ribasso potrebbe continuare verso gli obiettivi indicati in figura.
Il paradosso di IREN: le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni IREN (MIL:IRE) hanno chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 1,707 euro in rialzo dell’1,37% rispetto alla seduta precedente.
La situazione di IREN è abbastanza paradossale. Il titolo, infatti, è, insieme ad A2A il migliore titolo da inizio anno nel settore di riferimento. Tuttavia, se si estende l’osservazione all’ultimo anno si scopre che IREN, con una discesa di circa il 30%, è il peggiore dell’ultimo anno tra i suoi competitors.
Allo stato attuale il titolo è impostato al ribasso, ma da alcune settimane si sta muovendo in un range molto ristretto compreso tra i livelli 1,586 € e 1,683 €. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Da notare che le ultime quattro settimane si sono mosse in un range così ristretto come capitato poche volte in passato. La probabilità che si verifichi un movimento così compresso, infatti, è dell’ordine del 3%.
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