Chi percepisce il reddito di cittadinanza sa che alcune cose non si possono pagare con il carta, in particolare 3 in bar e tabaccai. Chi non si attiene ai divieti che la normativa impone potrebbe incappare in multe pesanti e potrebbe perdere il beneficio economico. In un precedente articolo “I 3 motivi per cui si perde il reddito di cittadinanza” abbiamo suggerito al lettore come evitare la decadenza dell’ammortizzatore.
Il percettore che non conosce nel dettaglio quali spese sono vietate ai titolari della carta potrebbe ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Analizziamo pertanto le 3 cose che non si possono pagare in bar e tabaccai con il reddito di cittadinanza.
Anzitutto i titolari della carta devono mantenersi a distanze chilometriche dall’acquisto di bevande superalcoliche. In un bar resta consentito il pagamento di caffè, cappuccini, cornetti e brioche, ma i superalcolici sono assolutamente banditi. Il percettore del sussidio che ha una particolare predilezione per le bevande che contengono alcol etilico deve acquistarle di tasca propria. Dovrà evitare con scrupolo il pagamento con la card che l’Inps ricarica con cadenza mensile.
Le 3 cose che non si possono pagare in bar e tabaccai con il reddito di cittadinanza
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Il secondo acquisto che il beneficiario del sussidio non può effettuare con la card riguarda i giochi di azzardo e i gratta e vinci. Tanto nei bar quanto nei tabaccai vi è difatti la possibilità di comprare biglietti di lotterie istantanee che promettono vincite in denaro. Negli stessi luoghi si trovano anche slot machine e giochi legati a pronostici e scommesse virtuali che spesso sconfinano nell’azzardo. Si raccomanda al percettore del reddito di cittadinanza di non utilizzare l’assegno mensile che riceve per accedere alle videolotterie e alle slot machine.
La terza spesa che il titolare della card non può effettuare con l’assegno del beneficio riguarda l’acquisto di riviste pornografiche. Può difatti accadere che un bar sia anche una rivendita di tabacchi e riviste, quindi potrebbe cadere l’occhio su giornali del settore pornografico. Occorre fare attenzione e non indulgere alla tentazione di pagare riviste o materiale pornografico con la ricarica del RdC.
Chi viola tali proibizioni e non rispetta gli obblighi che la percezione dell’ammortizzatore impone riceverà sanzioni o perderà il diritto all’assegno.
Si consiglia pertanto di attenersi ai divieti e si rimanda al decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 chi voglia conoscere la normativa vigente.