Le 3 agevolazioni INPS a cui ha diritto chi assiste un anziano o un disabile in famiglia

pensione

La cura e l’assistenza della persona anziana o disabile sono spesso un impegno del quale si fa carico una o più persone in famiglia. Circostanze simili si verificano con una certa frequenza e spesso non è facile conciliare gli impegni lavorativi con questo genere di assistenza. Per tale ragione questi soggetti hanno la possibilità di usufruire di alcune forme di sostegno al fine di garantire l’adeguata assistenza al loro familiare in condizione di vantaggio. Nella presente guida i Tecnici di ProiezionidiBorsa illustrano 3 agevolazioni INPS a cui ha diritto chi assiste un anziano o un disabile in famiglia.

Permessi lavorativi retribuiti

La prima di queste agevolazioni interessa la la sfera lavorativa. Si tratta dei permessi retribuiti con Legge 104/92. Il lavoratore dipendente che abbia necessità di alcuni giorni di permesso da dedicare all’assistenza del familiare in condizione di svantaggio può inoltrare richiesta all’INPS. Al fine di ottenere i vantaggi della Legge 104 si deve dimostrare che la persona disabile o anziana presenti: una menomazione fisica, psichica o sensoriale fortemente grave da richiedere un’assistenza globale, continuativa e permanente. Il lavoratore che assiste ha diritto a 3 giorni di congedo al mese che possono essere più o meno continuativi. Generalmente, per l’attribuzione del beneficio si tiene conto del grado di parentela che corre tra il lavoratore e il familiare assistito secondo lo schema consultabile qui.

Congedo lavorativo retribuito fino a 100 euro al giorno

La seconda delle 3 agevolazioni INPS a cui ha diritto chi assiste un anziano o un disabile in famiglia riguarda i due anni di congedo. Si tratta di 24 mesi di congedo retribuito per assistere il familiare con handicap grave secondo l’art. 3 comma 3 della Legge 104/92. Questo è quanto disciplina il D. Lgs. n. 151/2001 in materia di congedi ed assenze retribuite. L’assegnazione dell’agevolazione segue dei recisi criteri e il beneficiario può ricevere fino a 100,12 euro al giorno di indennità INPS relativamente all’anno 2020.

Pensione anticipata

La terza agevolazione della quale può avvantaggiarsi chi assiste un familiare con handicap grave interessa la possibilità di collocamento in quiescenza anticipato. Questa opzione è realizzabile nella misura in cui si richiede l’APE Sociale. Questo anticipo sull’uscita dal mondo lavorativo consente di andare in pensione a partire dal 63° anno di età cn almeno 30 anni di contributi. L’APE Sociale è un sussidio economico di accompagnamento alla pensione del quale lo Stato si fa interamente carico. Esso segue quanto disciplina l’art. 1, comma 179, della Legge 232/2016. Per beneficiare della’APE Sociale è necessario verificare di essere iscritti a specifiche casse di previdenza e il possesso di tutti i requisiti formali. Queste sono in sintesi le 3 agevolazioni INPS a cui ha diritto chi assiste un anziano o un disabile in famiglia.

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