Insieme agli Esperti di Redazione analizzeremo le 2 patologie che danno subito diritto all’assegno di invalidità civile INPS. Sono numerosissime le malattie invalidanti cui l’Ente previdenziale riconosce benefici economici, esenzione e agevolazioni fiscali. Non sempre si tratta di disturbi e menomazioni presenti sin dalla nascita. Accade anzi molto spesso che nel corso degli anni e a causa di specifiche mansioni lavorative il soggetto debba fronteggiare malattie invalidanti. Ciò perché i sintomi che si registrano riducono in misura più o meno consistente le abilità quotidiane e le azioni che si svolgono in piena autonomia.
Sul portale ufficiale dell’INPS vi sono le tabelle che riportano l’elenco delle infermità, delle menomazioni e dei disturbi invalidanti con le relative percentuali. Diventa importane conoscere le patologie cui l’INPS assicura sostegno e misure assistenziali perché spesso non avanziamo richieste per semplice ignoranza. Non viene in mente che anche per una discopatia, i dolori alla cervicale o l’emicrania si possono richiedere sgravi fiscali e agevolazioni di varia natura. A tal proposito vi consigliamo di leggere l’articolo “Le 3 forme di emicrania e cefalea che danno diritto all’assegno di invalidità” per ulteriori indicazioni. Vediamo adesso invece quali sono le 2 patologie che danno subito diritto all’assegno di invalidità civile INPS e come ottenere il beneficio economico.
Le 2 patologie che danno immediatamente diritto all’assegno di invalidità civile INPS
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Ci riferiamo nello specifico a due malattie che realmente compromettono in varia misura la vita quotidiana fino a determinare uno stato di infermità. La prima di esse coincide con l’ernia discale che spesso necessita di intervento chirurgico alle vertebre lombari. A seguito dell’operazione di stabilizzazione si può ottenere il riconoscimento di una percentuale di invalidità che oscilla tra il 31% e il 40%. Una percentuale pertanto cui non spetta il conferimento del rateo pensionistico e tuttavia è possibile richiedere una visita di accertamento alla Commissione medica dell’INPS. Ciò per attestare l’effettiva riduzione di alcune abilità quotidiane e capacità lavorative.
La seconda patologia per cui il contribuente potrebbe avanzare richiesta di assegno di invalidità è la depressione. In particolare, risultano molto invalidanti i disturbi depressivi gravi di natura endogena che prevedono il riconoscimento di un’invalidità tra 71% e 80%. A ciò si aggiungano le nevrosi fobiche, le nevrosi con sintomi ansiosi e le psicosi ossessive che realmente coincidono con malattie invalidanti. Ad esempio al soggetto che ha una diagnosi di psicosi ossessiva l’Ente previdenziale riconosce una percentuale di invalidità tra il 71% e l’80%.