Ci avviciniamo a gambe levate al mese di marzo con una tendenza rialzista su tutti i principali listini azionari internazionali. Frattanto, i dati pubblicati sui mercati americani e a livello internazionale, senbrerebbero evidenziare che il ciclo economico vada verso un atterraggio morbido. Infatti, l’inflazione continua a rientrare e la crescita è moderata. Molti investitori continuano a puntare su più tagli dei tassi da maggio in poi. La situazione è particolare: Jerome Powell nel meeting della FED di dicembre scorso, aveva lasciato intendere che già entro marzo ci sarebbe stato il primo taglio dei tassi. A gennaio, questa tesi è stata “sconfessata” rinviando eventualmente al mese di maggio. Quali effetti quindi? Si andranno a monitorare di volta in volta i dati sull’inflazione e sulla crescira economica. Questi sono i due aspetti che hanno un impatto diretto sulla politica dei tassi. Oggi alle 14:30 ore italiane verranno pubblicati i dati sui prezzi al consumo. Cosa accadrà? Quale scenario restituiranno? Ecco perchè l’azionario americano è a un punto nodale.
I livelli di breve termine per i principali listini
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I prezzi di chiusura della seduta di contrattazione del 12 febbraio sono stati i seguenti:
Dow Jones
38.797,38
Nasdaq C.
15.942,55
S&P500
5.021,84.
I prezzi si stanno muovendo a ridosso di una trend line di forte resistenza che parte dai massimi del luglio/agosto 2023. In queste date si sono formati dei massimi rilevanti e da quei livelli è partita una correzione di circa il 10% fino al 30 ottobre.
Ieri è scaduto un setup mensile, i prossimi su questo time farme scadranno il 20 e poi il 29. La data più importante di questo primo trimestre è il 7 marzo, e ci stiamo chiedendo da giorni, se si arriverà ad essa con un minimo o con un massimo. Fino a quando la tendenza settimanale, come in corso, rimarrà rialzista attenderemo un massimo.
L’azionario americano è a un punto nodale
Cosa invece potrebbe far cambiare questo quadro tecnico e questa proiezione?
Prima una chiusra giornaliera e poi settimanale inferiore ai seguenti livelli:
Dow Jones
38.048
Nasdaq C.
15.465
S&P500
4.891.
In constesti similiari a questi, dove i prezzi rimangono sotto resistenze cosa è accaduto? Veniamo da un forte rialzo da ottobre in poi, i prezzi sono su nuovi massimi e iniziano ad intravedersi divergenze negative sui nostri oscillatori. Se da oggi non si accelera al rialzo, le probabilità potrebbero passare a favore dell’inzio di un ritracciamento fino al 7 marzo. Cosa dovrebbe fare l’investitore in questo momento? Di breve termine, dovrebbe regolarsi con i supporti e resistenze giornaliere. di lungo termine, questo momento non gli cambia nulla. In questo caso infatti, le probabilità sono a favore di chi investe a 7/10 anni almeno.
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