Supermercati, bar, ristoranti, sono sul piede di guerra: dei buoni pasto non ne possono davvero più. Se non dovesse esserci una riforma radicale a breve, le suddette, compresi i supermercati della grande distribuzione, smetteranno di accettare i buoni pasto.
Questo metterebbe in seria difficoltà quasi 3 milioni di lavoratori che ad oggi utilizzano i buoni pasto per la pausa pranzo o per fare la spesa.
Non tutti i lavoratori, infatti, hanno diritto a ricevere i buoni pasto, ma solo alcuni.
La ribellione questa volta è partita dalle associazioni di categoria che, prima della nuova gara di appalto indetta dalla Consip, stanno facendo presente quali gravi problemi i buoni pasto possono creare e minacciano anche azioni più drastiche di queste semplici proteste.
Lavoratori preoccupati e imprese pronte all’addio perchè i supermercati, bar, ristoranti sono sul piede di guerra
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Qual è l’oggetto della lamentela di supermercati e ristoranti? Le commissioni troppo alte, che rendono la situazione insostenibile e inaccettabile.
Le associazioni di categoria chiedono insistentemente alla Consip di rivedere le percentuali delle commissioni, prima della prossima gara, altrimenti potrebbero vedersi costretti a non accettare più buoni pasto, mettendo indirettamente in forte difficoltà i lavoratori.
I buoni pasto: un giro d’affari da più di 3 miliardi, ma a rischio!
Il giro d’affari dei buoni pasto supera i tre miliardi di euro annui, sia per i ristoratori che per i supermercati. Ma ormai, secondo gli imprenditori, non ne varrebbe più la pena. Perché? Perché le commissioni sono arrivate al 20%!
Lavoratori preoccupati e imprese pronte all’addio perchè si profila un orizzonte cupo in quanto la percentuale è insostenibile, come affermano le associazioni di categoria.
Non è un caso che quest’ultima protesta sia partita proprio in questo periodo, ovvero prima che la Pubblica Amministrazione indica una nuova gara d’appalto per i buoni pasto.
Buoni pasto: le commissioni versate dagli imprenditori sono arrivate a livelli inaccettabili
Prima delle grandi gare d’appalto indette dalla Consip, le commissioni pagate dagli imprenditori sui buoni pasto, andavano dal 7% a massimo il 10%. Ora sono arrivate al 20%!
Visto che è prossima una nuova gara d’appalto, le associazioni di categoria fanno sapere che se le condizioni saranno queste, le attività non accetteranno più i buoni pasto, anche perché il rimborso dei ticket avviene anche in tempi biblici, nonostante la maggior parte dei buoni pasto siano diventati elettronici.
Le aziende dei ticket offrono rimborsi a sette giorni solo in cambio di ulteriori rialzi delle commissioni.
Gli imprenditori chiedono che, durante il prossimo bando, non si badi più solo a chi offre il prezzo più basso, ma ci si basi piuttosto su criteri qualitativi e non si vada mai al di sotto del valore nominale del buono.
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