Lavorare per scelta o per forza, il nuovo anno offre grandi opportunità ma anche spiacevoli insidie

Lavorare per scelta o per forza

Dal taglio del cuneo fiscale alla proroga dello smart working per i lavoratori fragili. Passando per le nubi nere che si addensano, invece, per i percettori occupabili del reddito di cittadinanza. Ecco, tra croce e delizia, come cambia tutto a partire dal 2023 con la manovra del Governo italiano di centrodestra.

Si parla tanto di caro energia e di bollette di luce e gas che sono spesso di importo troppo alto per le famiglie. Ma in realtà è alto il rischio di perdere l’occhio sulla palla. Ovverosia sulla questione relativa al lavoro. Perché senza entrate una famiglia non è in grado di pagare la bolletta della luce o del gas anche quando questa è di importo contenuto.

Proprio sul fronte occupazionale, con l’entrata del nuovo anno, il Governo italiano ha messo a punto delle importanti misure. Non tanto per aumentare i posti di lavoro, ma per garantire delle buste paga più sostanziose a chi già un lavoro lo ha.

Nel dettaglio, per garantire buste paga più alte a parità di retribuzione, il Governo, che è guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni, ha potenziato lo strumento che è rappresentato dalla riduzione del cuneo fiscaleSenza dimenticare la proroga dello smart working a tutto il primo trimestre del 2023 per i lavoratori fragili.

Il Governo guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni

Il Governo guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni-proiezionidiborsa.it

Lavorare per scelta o per forza, ecco gli scenari e le attese per il 2023

E sebbene manchi un piano di ampio respiro per la creazione di posti di lavoro, in realtà, anche se indirettamente, l’Esecutivo di centrodestra ha comunque varato delle importanti misure a favore della piccola impresa. E lo ha fatto, nello specifico, innalzando da 65.000 a 85.000 euro il limite dei ricavi o dei compensi annui al fine di poter rientrare nel regime della flat tax.

Quella della revisione della flat tax, quindi, proprio a partire dal 2023, è una buona notizia per i piccoli imprenditori, per i lavoratori autonomi e per i liberi professionisti a Partita IVAMentre il quadro rischia di farsi a dir poco cupo, con il trascorrere dei prossimi mesi, per chi è disoccupato e attualmente percepisce il reddito di cittadinanza.

Sette mesi la durata massima del reddito di cittadinanza

Sette mesi la durata massima del reddito di cittadinanza-proiezionidiborsa.it

Per i percettori occupabili del reddito di cittadinanza da quest’anno davvero tante spiacevoli insidie

Tra lavorare per scelta o per forza, infatti, da qui a sette mesi per molti percettori occupabili dell’RdC potrebbe non fare troppa differenza. In quanto è stata fissata in sette mesi la durata massima del reddito di cittadinanza per il corrente anno. Dopodiché niente più beneficio economico e la necessità di rimboccarsi le maniche per trovare un’occupazione. Da questo fronte vedremo come il Governo italiano interverrà nell’accompagnare con la formazione e con la riqualificazione professionale tutti i percettori decaduti del reddito di cittadinanza.

In più, chi perderà nel 2023 il beneficio economico che è rappresentato dal reddito di cittadinanza dovrà solo ed esclusivamente preoccuparsi di trovare un lavoro. Visto che poi, a partire dal 2024, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, ad oggi sembra essere davvero molto probabile la sua dismissione definitiva. Un addio senza rimpianti.

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