Il primo gelato dell’anno ormai quasi tutti l’hanno preso. E come vuole la tradizione bisogna esprimere un desiderio. Questo bisogna farlo ogni volta che si mangia qualche alimento per la prima volta in quell’anno. Quindi vale anche per le prime fragole, ciliegie e altri frutti.
Ma il dolce più amato in tutto il Mondo è sicuramente il gelato. E parliamo di quello artigianale, non di quello confezionato.
Ogni città ha la sua gelateria famosa e spesso è anche più di una. La gelateria che tutti consigliano, quella che ha la fila davanti alla porta. Poi ci sono le gelaterie storiche, quelle che passano di padre in figlio. Gelaterie in cui si va non solo per assaggiare il gelato, ma anche per vivere una determinata esperienza: partendo dalla location e arrivando fino al gusto.
Insomma, se il gelato è uno dei dolci estivi più amati e mangiati, non sempre però troviamo quello buono o di qualità. Magari siamo in una città che non conosciamo e quindi non sappiamo bene dove andare, e potremmo cadere in qualche tranello.
Dobbiamo dunque cercare di capire sempre qual è il gelato buono da mangiare. Ma capirlo non è sempre facile.
L’assenza di sete e anche altri fattori ci permettono di dire se il gelato è di qualità
Indice dei contenuti
Quando mangiamo il gelato ci sono alcuni fattori che vanno sempre considerati affinché si possa definire di qualità. Sicuramente la prima cosa da considerare è il gusto, ma anche l’aspetto esteriore è molto importante.
Partiamo dal gusto e da quello che lascia in bocca. Se il gelato infatti fa venire sete, questo significa che contiene molti zuccheri, i quali sono a rapido assorbimento e innalzano velocemente i livelli di glicemia, causando così una grande sete. Il vero gelato artigianale non fa venire sete.
Altro fattore fondamentale è il colore. Il colore del gelato non dovrebbe essere mai troppo luminoso oppure fluo. La tinta giusta dovrebbe essere neutra, nulla di acceso.
E infine c’è la consistenza. Quando il gelato nella vaschetta in gelateria vediamo che trasborda e si arriccia verso l’alto, allora c’è qualcosa che non va. E come ricorda Gambero Rosso, se il gelato supera la vaschetta significa che sta superando la linea del freddo. Non deve mai succedere perché comporterebbe un’alterazione batterica della massa o il suo scioglimento.
Lasciamo perdere il gelato sodo e compatto perché ricco di grassi o di miglioratori. E così l’assenza di sete e anche altri fattori ci permettono di capire se il gelato è artigianale e buono.
Lettura consigliata