L’assegno di invalidità è uguale alla pensione di vecchiaia?

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Analizziamo le differenze tra assegno di invalidità e pensione di vecchiaia. La domanda nasce da una richiesta di un Lettore agli Esperti di ProiezionidiBorsa. Le due misure non sono paragonabili tra loro e hanno requisiti molto diversi. Vediamo se nel dettaglio se l’assegno di invalidità è uguale alla pensione di vecchiaia.

Assegno di invalidità

L’assegno di invalidità è riconosciuto a coloro che hanno un’invalidità pari o superiore al 74%, con una diminuzione della capacità lavorativa.

I requisiti richiesti per poter accedere a questa misura sono:

a) invalidità di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità mentale e fisica:

b) contributi: almeno 260 settimane di contributi (pari a 5 anni), di cui 156 settimane (pari a tre anni) versati nei 5 anni precedenti alla prestazione della domanda.

Alla domanda dell’assegno di invalidità deve essere allegato il modello SS3 rilasciato dal medico curante.

L’assegno di invalidità ha una validità di tre anni ed è possibile continuare a lavorare. Dopo tre rinnovi l’assegno è riconfermato automaticamente, salvo eventuali richieste di revisione. Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di determinati requisiti, l’assegno è trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia.

L’assegno di invalidità è calcolato con il sistema misto (sistema retributivo più sistema contributivo).

Se il lavoratore ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, l’assegno è calcolato con il sistema contributivo. La decorrenza dell’assegno è dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, sempre se sono soddisfatti tutti i requisiti: sanitari e amministrativi.

Assegno di invalidità è uguale alla pensione di vecchiaia?

Accedono alla pensione di vecchiaia, invece, i lavoratori che hanno maturato un requisito contributivo di almeno 20 anni e un’età anagrafica di 67 anni. Non è richiesta nessuna invalidità. Accedono a questa misura tutti i lavoratori autonomi e dipendenti.

Inoltre, la pensione di vecchiaia è adeguata all’aspettativa di vita, quindi, il requisito anagrafico può aumentare nel tempo. Il quarto adeguamento previsto dal 1° gennaio 2021 è risultato nullo, quindi, il requisito anagrafico rimane invariato fino al 31 dicembre 2022.

L’assegno della pensione di vecchiaia è calcolato secondo il sistema misto (retributivo più contributivo), il suo importo varia dall’anzianità contributiva maturata. Inoltre, varia anche per via del fattore temporale, cioè il periodo in cui sono stati versati i contributi. Quindi, anche in questo caso, se i contributi partono dal 1° gennaio 1996, la pensione è calcolata con il sistema contributivo.

L’assegno di invalidità è uguale alla pensione di vecchiaia? Come sopra evidenziato, l’assegno di invalidità si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia al compimento dell’età pensionabile. Quindi, l’assegno viene ricalcolato in base a tutti i contributi accumulati anche nel periodo di fruizione dell’assegno di invalidità.

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