L’assegno al nucleo familiare resta in vigore nel 2022 per il coniuge e altri familiari a carico ma solo in determinati casi si può richiedere

figlio

L’entrata in vigore dell’assegno unico per i figli ha creato non pochi dubbi su coloro che hanno percepito l’ANF nei mesi scorsi. La nuova misura, infatti, ingloba tutti i benefici erogati ai genitori per i figli. Ma bisogna considerare che molti nuclei familiari oltre ai figli a carico hanno anche altri familiari. Nipoti, fratelli invalidi, coniuge, solo per citarne alcuni. E resta il dubbio se il diritto all’assegno familiare, in questi casi resta oppure no dopo il 1 marzo 2022. La logica direbbe di si, ma una circolare INPS di febbraio ha chiarito anche questa cosa in modo chiaro e inequivocabile. L’assegno al nucleo familiare resta per altri familiari a carico ma solo in specifici casi.

La circolare INPS di marzo e i chiarimenti sull’ANF

La circolare in questione è la numero 34 del 28 febbraio 2022 nella quale l’istituto chiarisce tutti i casi di cumulabilità dell’ANF con l’assegno unico. E una cosa appare chiara fin dall’inizio: le regole rispetto al passato sono stravolte. Il nucleo familiare che percepisce assegno unico anche per un solo figlio con età inferiore ai 21 anni non ha più diritto all’ANF. Neanche per eventuali altri familiari a carico.

Con la semplificazione e il potenziamento delle misure a sostegno dei figli, quindi, la Legge prevede un nuovo incentivo per i nuclei familiari. Con l’assegno unico, appunto, Ma facendo venire meno, magari, altri incentivi riconosciuti per gli altri familiari. Ma non sempre è così.

L’assegno al nucleo familiare resta in vigore nel 2022 per il coniuge e altri familiari a carico ma solo in determinati casi si può richiedere

L’ANF viene meno solo quando il nucleo familiare percepisce assegno unico per almeno un figlio minore di 21 anni. In tutti gli altri casi l’assegno al nucleo familiare può essere richiesto per altri familiari. Facciamo qualche esempio concreto.

Se un nucleo familiare è composto da mamma casalinga, papà impiegato e figlio di 13 anni è possibile richiedere l’assegno unico per il figlio. Ma non l’ANF per il coniuge a carico. Sembra una palese ingiustizia ma il coniuge che non lavora influisce anche sulla determinazione dell’assegno unico. Non avendo reddito, infatti, abbassa l’ISEE permettendo di avere un importo maggiore di beneficio.

Se un nucleo familiare, invece, è composto dalla stessa mamma casalinga e dal papà impiegato e da due figli uno di 23 e uno di 26 anni, entrambi lavoratori, l’ANF può essere richiesto. Per un nucleo familiare senza figli e composto solo dai due coniugi. Questo perchè nella composizione del nucleo familiare ANF i figli con più di 18 anni non rientrano. E pertanto resta la possibilità di avere l’assegno per il coniuge a carico.

Per avere ancora diritto all’ANF, quindi, il nucleo familiare deve rispettare le seguenti condizioni, ovvero non avere nessun figlio:

  • minorenne a carico;
  • minore di 21 anni con diritto all’assegno unico;
  • disabile a carico, indipendentemente dall’età.

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