È facile intuire, per chi si accinge a comprare casa, che trovare immobili al di sotto del loro valore mercato sia una mossa vantaggiosa. A prescindere che la compravendita dell’appartamento avvenga per una destinazione d’uso abitativa, commerciale, o per la locazione turistica. L’appartamento che vuoi acquistare ha il giusto prezzo? Ecco come fare per non trovarsi svantaggiati.
Acquistare un immobile è sempre un passo importante, nella vita di un individuo, soprattutto, perché si tratta di un grosso investimento. A prescindere dal fatto che l’immobile oggetto dei nostri sogni debba diventare la nostra dimora, o il nostro progetto imprenditoriale, bisogna informarsi bene sui valori di zona. Questo parametro, che riguarda la potenziale ubicazione del nostro futuro immobile, è essenziale per compiere le scelte più razionali. Chiediti sempre se l’appartamento che vuoi acquistare ha il giusto prezzo, oppure viene proposto ad una cifra eccessiva. Si sa, la maggioranza dei nostri acquisti vengono fatti sulla scorta di un’emotività simile a quella sperimentata durante un innamoramento. Ma, quando si investe sul mattone, è molto meglio affidarsi a raziocinio e concretezza, onde evitare di pentirsene. In particolare, se si acquista casa con lo scopo di investire, rivendendola oppure destinandola alla locazione turistica, è importante conoscere la tempistica di rientro nell’investimento iniziale.
L’appartamento che vuoi acquistare ha il giusto prezzo?
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Sia nella vendita che nella compravendita, è essenziale conoscere il valore dell’immobile oggetto d’interesse. A questo scopo, si utilizzano delle metodologie definite “comparative”. Il primo modo prevede un calcolo analitico, a partire dalla metratura reale dell’appartamento. Esistono infatti 3 tipi di superficie: netta residenziale, quella utile (terrazzi, balconi etc) e quella commerciale. Quest’ultima è il criterio che ci interessa ed ora vedremo come si calcola. Data una superficie complessiva, questa va moltiplicata tramite diversi coefficienti, a seconda della tipologia. Mansarde e tinelli, ad esempio, hanno un prezzo al mq inferiore del 75% rispetto al resto della casa, se le altezze dei soffitti non superano i 2.40 m. I vani non abitabili sono considerati al 15%, mentre il giardino al 10%. Il box auto, se comunicante con il resto della casa, è valutato al 60%.
Utilizzare delle piattaforme per comparare i prezzi in ogni zona
I prezzi degli immobili variano di molto nello stesso quartiere e a seconda della classe immobiliare a cui appartengono. La cosa migliore è servirsi di una delle tante piattaforme di ricerca per immobili e selezionare un’area molto circoscritta. È preferibile, specie nell’ottica di un investimento, prediligere la posizione di un immobile, a discapito delle sue condizioni interne. Una buona posizione, infatti, o affacci di pregio, sono criteri che fanno svettare il valore di qualunque appartamento, anche se inizialmente diroccato.
Il valore di un’immobile secondo l’Agenzia delle Entrate
Per quanto riguarda il valore catastale, è importante averne contezza. Un valore catastale basso, infatti, presuppone automaticamente imposte più basse. Raramente, infatti, questo influisce sul valore di mercato dell’immobile, che è influenzato dall’ubicazione, dalla prossimità ai servizi e dal pregio storico complessivo dell’edificio. Per conoscere l’ammontare possibile delle imposte sull’immobile, è importante munirsi di una rendita catastale, che si estrapola da una visura. Si tratta del valore dell’immobile così come archiviato dall’Agenzia delle Entrate. La rendita catastale va moltiplicata per alcuni coefficienti, ovvero: 115,5 nel caso di acquisto come prima casa, ad esempio. Il valore così ottenuto è ciò che serve per calcolare in seguito le imposte.
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