Il commento di Vittorio Grimaldi sull’andamento dei Mercati, ecco un riepilogo degli eventi più interessanti e qualche proiezione.
Macro Usa: continua il gioco a Tre, so far so good. Protagonisti della settimana il giocatore Trump che, tra dazi prima introdotti e poi rinviati, con la stravagante proposta di deportare gli abitanti di Gaza per poi ricostruire una riviera simile alla costa azzurra, se va bene rimedia un cartellino giallo, anche se il cartellino rosso, come la cravatta che indossa, è quasi costante.
In modo diametralmente opposto gioca Bessent che in settimana ha consentito al decennale Usa il ritorno sotto il 4.5%, rimarcando i suoi “3×3 “, dando enfasi al fatto che se anche la Fed non dovesse più abbassare i tassi quello che “really matters” è che il decennale resti sotto il 5%; l’ammontare di nuove emissioni di bond governativi concentrati sul breve corrobora questa sua condivisibile opinione, conditio sine qua non perché il bull market equity continui, a fronte di una crescita economica sostenuta.
Il terzo giocatore Musk in settimana ha reputato che il personale Cia sia ridondante, condiviso un drastico ridimensionamento di enti per aiuti internazionali; in sintesi, il giocatore col ruolo del taglio della spesa pubblica improduttiva che insieme alla deregulation deve corroborare una produttività del sistema Usa di per sé in crescita grazie ai benefici Ai.
Operativamente l’equity potrebbe continuare una fase di yo-yo a seconda che tocchi palla – per restare nella metafora- uno dei 3 giocatori, parimenti l’andamento del decennale Usa .
Micro Usa/Europa: oltre i magnifici 7, settore bancario in focus in Europa.
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In Usa complice anche l’andamento dei recenti Q4 è iniziata non solo una netta fase di broadning di mercato, oltre i “M 7”, che operativamente mi fa propendere per un sovrappeso dell’ S&P equally weighted, ma si assiste a una netta differenziazione di performance tra gli stessi titoli tech.
Palantir – definita da Dan, dalle giacche colorate, Messi dell’Ai – con una performance ytd di oltre il 40%, meta intorno con + 20%, altre M 7 con performance ytd negative ne sono la riprova. Sono dell’ avviso che titoli come Nvidia – “granfather Ai” – Apple, Salesforce, per citare qualche nome, a performance negative ytd, possano peraltro tornare in auge.
Venendo all’ Europa, il settore bancario con epicentro l’Italia, continua la sua ascesa sia per fondamentali ottimi, oltre a lauti dividendi e copiosi buy back, soprattutto per un processo di M&A che at the very end lo rafforzerà, stay overweight . I risultati trimestrali di Intesa hanno davvero ben impressionato sotto ogni punto di vista, anche prospettico; i cugini d’oltralpe cominciano a imitare le banche italiane con l’astonishing Q 4 di socgen, ancora ultra cheap nonostante il + 24% ytd.
Insomma per una volta Italy leads the way in un settore, quello bancario, che cambierà pelle in meglio se, come penso, le libere forze di mercato avranno la meglio.