L’aloe vera è conosciuta come una pianta dalle innumerevoli proprietà benefiche. Ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, aiuta a lenire il prurito generato da eritema solare e ripara i tessuti. Aiuta le difese immunitarie ed è una grande alleata contro alcune malattie di origine autoimmune.
In realtà può, allo stesso tempo, divenire nemica del nostro corpo.
L’aloe vera può far male alla salute? In alcuni casi sì, scopriamo come.
Le parti del corpo colpite dall’aloe
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L’errore più comune con i rimedi naturali è quello di pensare che, proprio perché sono prodotti in natura, possano essere utilizzati sempre.
In realtà l’utilizzo eccessivo di aloe vera sotto forma di succo, può avere un’azione estremamente irritante, tale da causare ulcere della mucosa intestinale.
Questo perché il succo d’aloe rappresenta un purgante antrachinonico e, come tra tutte le droghe ad antrachinoni, esercita un’azione lassativa. (al pari di rabarbaro o cassia).
La maggior parte degli effetti collaterali si riscontrano nell’area che interessa il tratto gastrointestinale. I sintomi, che non si avvertono nell’immediato, compaiono alcune ore dopo. In presenza di tali sintomi bisogna interromperne l’assunzione.
Se si soffre di patologie al colon, problemi renali, appendicite o morbo di Crohn, ne è sconsigliato l’uso.
Donne e bambini
Ma esistono altri casi in cui l’aloe vera può far male alla salute.
Se si assumono farmaci è necessario confrontarsi con il proprio medico per valutare se le due assunzioni possano, in qualche modo, intervenire negativamente tra loro.
Se una donna si trova in stato interessante o nella fase dell’allattamento non deve farne uso. Soprattutto nel secondo caso, l’aloe renderà il latte amaro e con un sapore poco gradevole per il neonato.
Inoltre, l’aloe succo può provocare l’ipokaliemia, ossia la riduzione della concentrazione di potassio nel sangue. Questo accade nel caso in cui viene assunto insieme a farmaci diuretici, a base di cortisone, o liquirizia. Questo perché il mix accentua una perdita di potassio, fondamentale per una serie di funzioni dell’organismo e regolatore di pressione.
Tra storia e teoria
In antichità, le donne Maya strofinavano le foglie di aloe nei loro seni prima di allattare i figli. Questa azione, dato il forte sapore amaro dell’aloe, rendeva il capezzolo poco appetibile al fine di poter svezzare precocemente i loro figli.
Inoltre, alcuni studi affermano che L’aloe rientra tra i cibi da non assumere nel caso in cui si soffra di endometriosi poiché, al pari dell’area intestinale, potrebbe avere un effetto irritante.
Ecco spiegato perché anche l’aloe vera può far male alla salute.