L’Agenzia delle Entrate spiega che sarebbero queste le tasse e i costi da pagare in caso di mutuo dissenso alla donazione di un immobile

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È noto come la donazione sia quel contratto con cui una parte trasferisce all’altra un bene o esegue una prestazione senza volere nulla in cambio. Il donante, quando esegue la donazione, lo fa perché animato dallo spirito di liberalità. Questo può definirsi, sostanzialmente, come la volontà di compiere un’azione altruistica, senza una logica economica. Il codice civile prevede sostanzialmente due forme di donazione. La prima è quella tipica, che per legge deve rispettare tutta una serie di formalità. La seconda forma è quella indiretta, cioè il donante compie un atto che è sostanzialmente una donazione, ma formalmente un atto diverso.

Molti italiani ricorrono alla donazione. In particolare, molte persone procedono alla donazione di immobili. Capita spesso, ad esempio, che i genitori o i nonni regalino al figlio o al nipote una casa dove poter costruire una famiglia. Molti utilizzano la donazione anche per i suoi costi e la sua tassazione agevolata, soprattutto quando eseguita da parenti stretti.

Le regole della donazione

Non molti sanno che la donazione è un atto piuttosto precario e può essere ritirata per molti motivi. Ad esempio, perché viola le quote legittime degli eredi sottraendo beni al patrimonio del testatore. Il donante può anche revocarla per ingratitudine. Oltre a questo, la donazione può sciogliersi per mutuo dissenso. Il mutuo dissenso è il contratto con cui le parti decidono di sciogliere un contratto precedentemente stipulato. Detto più semplicemente, con il mutuo dissenso chi dona e chi riceve la donazione decidono insieme di ritirare la donazione stessa.

Molti si chiedono cosa succeda a livello di tassazione per questo tipo di atto. L’Agenzia delle Entrate spiega che ci sono stati sul punto molti dibattiti. Secondo una vecchia teoria, il mutuo dissenso nella donazione, cioè l’accordo delle parti per ritirarla, è semplicemente un’altra donazione. Dunque, essendoci un’altra donazione bisogna tassare l’atto esattamente come fosse una donazione. Una seconda teoria, molto più recente, ha spiegato che, invece, il mutuo dissenso alla donazione non è una nuova donazione o un nuovo contratto. Lo ha detto la Cassazione con l’ordinanza 11401 del 2021.

L’Agenzia delle Entrate spiega che sarebbero queste le tasse e i costi da pagare in caso di mutuo dissenso alla donazione di un immobile

Il mutuo dissenso nella donazione non è una nuova donazione, semplicemente si limita a fare in modo che la prima donazione non ci sia mai stata. Ci sarebbe da pagare, dunque, un’imposta di registro fissa perché avremo in questo modo una sola operazione e non due. Alcune sentenze ultimamente stanno cercando di sostenere che, in caso di mutuo dissenso alla donazione, il donante avrebbe diritto alla restituzione delle tasse versate. Infatti, secondo questi giudici siccome si considera la donazione come mai effettuata non ci sarebbe alcuna giustificazione al pagamento delle tasse. Ancora, però, questa rimane solo una posizione non principale.

Approfondimento 

In caso di testamento o donazione gli eredi possono recuperare i beni immobili che spettano loro anche da terzi ricordandosi questo importante adempimento

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