Per una famiglia riuscire a far fronte alle spese per i figli minori o maggiorenni che studiano non sempre è facile. Ciò diventa ancora più complicato se a lavorare è soltanto un componente del nucleo familiare. Infatti nell’attuale contesto economico sono tante le famiglie che arrivano a fine mese con tanti stenti e sacrifici. Le spese da sostenere per i figli aumentano sempre di più all’aumentare della loro età e delle loro esigenze. Consentire loro di portare a termine gli studi, nonostante la previsione di borse di studio e di altri benefici, richiede per i genitori enormi sacrifici.
Per questo il nostro legislatore prevede diverse agevolazioni per quanti possano trovarsi in difficoltà. Si pensi alle esenzioni previste per i figli di genitori con pensione d’inabilità o per gli studenti con una disabilità certificata non inferiore al 66%. In questi casi con la Legge 104 non si pagano le tasse universitarie. Inoltre grazie al nostro sistema tributario il legislatore consente di portare in detrazione numerose spese che si sostengono per la famiglia. Ad esempio l’Agenzia delle Entrate ha deciso di rimborsare le spese più diffuse in farmacia, come mascherine e tamponi con una detrazione.
L’Agenzia delle Entrate riconosce un rimborso di 190 euro per ciascun figlio iscritto a queste scuole
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Inoltre la Legge di Bilancio 2020 ha previsto la possibilità per le famiglie con figli appassionati di musica di portare in detrazione le relative spese. Ovvero quelle relative all’iscrizione dei figli, dai 5 ai 18 anni d’età, a scuole di musica, conservatori, cori, bande musicali ecc. Si tratta del cosiddetto Bonus Musica che quest’anno trova ingresso nel 730/2022.
A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate fornisce tutte le istruzioni da seguire per inserirlo nel modello 730/2022 da presentare entro la scadenza del 30 settembre. Pertanto da quest’anno si avrà diritto alla detrazione del 19% anche per le spese relative all’iscrizione a conservatori, scuole di musica, cori, bande. Il limite massimo è di 1.000 euro.
Tale detrazione però è consentita soltanto per le famiglie con un reddito annuo non superiore a 36.000 euro. L’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità di fruire del 19% per le spese relative all’iscrizione dei ragazzi agli AFAM, conservatori, scuole di musica regionali. Nonché a bande, cori, scuole musicali riconosciuti dalla Pubblica Amministrazione per lo studio e la pratica della musica.
Inoltre, nel caso di più figli iscritti, si potrà fruire della detrazione per ciascun ragazzo fino ad un importo non superiore a 1.000 euro. Per fruire della detrazione i pagamenti dovranno avvenire in maniera tracciabile. Pertanto l’Agenzia delle Entrate riconosce un rimborso fino a 190 euro per chi presenterà queste spese in dichiarazione.
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