L’Agenzia delle Entrate non fa pagare l’imposta di successione ai familiari se l’eredità non supera questo valore

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Il pagamento dell’imposta di successione è un onere che generalmente spetta ai superstiti che acquisiscono gli averi del defunto. In base al valore dell’eredità la normativa impone il calcolo di determinate aliquote che si applicano al superamento delle franchigie. Simili regole prevedono alcuni casi di esonero nei quali non vige l’obbligo di presentare la dichiarazione e di saldare la conseguente imposta. Difatti, l’Agenzia delle Entrate non fa pagare l’imposta di successione ai familiari se l’eredità non supera questo valore e sono presenti i seguenti requisiti.

Quali agevolazioni spettano a chi sostiene le spese funerarie

Al momento del decesso della persona cara corrono degli obblighi tributari e fiscali che i superstiti spesso devono assolvere. In simili circostanze, è possibile beneficiare di alcune agevolazioni che il Fisco mette a disposizione per affrontare le spese legate alla perdita del familiare. Ad esempio, forse non tutti sanno che all’apertura della successione anche questi parenti ricevono 1.550 euro di detrazione dall’Agenzia delle Entrate. Molto spesso si vorrebbe anzitutto conoscere l’ammontare della quota ereditaria prima di accertare o meno la parte spettante. Relativamente a questi interrogativi abbiamo precedentemente illustrato qual è la quota obbligatoria di eredità a cui ciascun figlio ha diritto anche se c’è testamento. Acquisire i beni del defunto spesso comporta anche il pagamento di una importante quota di successione. Tuttavia il Fisco ammette degli esoneri specifici quando si presentano i requisiti.

L’Agenzia delle Entrate non fa pagare l’imposta di successione ai familiari se l’eredità non supera questo valore

Non sempre vi è obbligo di presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate se sussistono determinate condizioni. L’articolo 11 del D. Lgs. n. 175/2014 modifica in senso favorevole i casi di esonero dalla presentazione della successione innalzando il valore dell’attivo. Secondo quanto chiarisce l’Agenzia delle Entrate, in determinate circostanze gli eredi possono avvantaggiarsi di un esonero legato all’adempimento. Nessun onere se l’eredità non supera i 100 mila euro ed è devoluta direttamente a coniuge o familiari in linea retta del defunto.

Inoltre, è importante che la suddetta eredità non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari. Per applicare l’esonero questi tre elementi devono sussistere contemporaneamente e non uno alternativo all’altro. Laddove dovessero accertarsi delle sopravvivenze ereditarie, ricorda il Fisco, tali condizioni potrebbero decadere automaticamente.

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